Cresce il numero di persone detenute straniere in Italia e nel Lazio

Sono più giovani e devono scontare pene più brevi rispetto a quelle degli italiani

Alla data del 28 febbraio 2023, negli istituti penitenziari di tutta Italia risultano presenti 17.654 cittadini stranieri corrispondenti al 31,4% dell’intera popolazione detenuta.

Rispetto alla stessa data dello scorso anno sono aumentati di 555 unità che corrispondono a un tasso di crescita del 3,2%. Nello stesso periodo il numero di detenuti in totale è cresciuto in misura leggermente inferiore con un tasso del 3,1%, conseguentemente l’incidenza dei detenuti stranieri sul totale è cresciuta di un decimo di punto percentuale (era del 31,3%).

Nel Lazio gli stranieri sono 2.200 e la loro incidenza sul totale dei presenti è del 36,9%; il loro numero è cresciuto rispetto al febbraio dello scorso anno di 115 unità che corrispondono a un notevole incremento del 5,5%, che risulta comunque inferiore al +6,7% dell’intera popolazione detenuta, la loro incidenza sul totale dei detenuti presenti si è conseguentemente ridotta dal 37,6% al 36,9%.

Nella nostra regione l’incidenza dei detenuti stranieri si conferma stabilmente superiore alla media nazionale. Tuttavia va ribadito che il Lazio non figura tra le regioni con le maggiori incidenze di detenuti stranieri. Le concentrazioni più elevate si riscontrano nel Centro-Nord e in particolare in Trentino Alto Adige (58,3%), Valle d’Aosta (58,2%) Liguria (54,6%) Veneto (50,5%), Emilia Romagna (48,7%), Lombardia (42,2%) e Toscana (45,4%).

Attualmente nel Lazio i detenuti stranieri in attesa di giudizio sul totale dei detenuti stranieri sono il 27% tale valore è inferiore a quello che si registra tra gli italiani che è del 30,2%. In tutta Italia, invece, la percentuale di detenuti stranieri in attesa di giudizio è del 30,4% ed è superiore a quella che si registra tra i detenuti italiani che è del 26,5%.

Un altro elemento importante di valutazione è rappresentato dalla distribuzione per durata delle pene, comminate e residue, che evidenzia significative differenze tra italiani e stranieri.

I dati sono riferiti alla situazione del 31 dicembre del 2022, sulla base delle rilevazioni semestrali diffuse recentemente dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

In Italia il 38,1% degli stranieri detenuti è stato condannato a pene fino a 5 anni. Tra gli italiani la percentuale è decisamente inferiore e pari al 26,5%.  D’altro canto e conseguentemente, tra i detenuti italiani è significativamente più elevata la percentuale dei condannati a pene pari o superiori ai dieci anni che è del 24,7% mentre è del 10,7% tra gli stranieri.

Anche nel Lazio la percentuale di condannati a pene inferiori ai cinque anni tra i detenuti stranieri (del 40,6%) è decisamente superiore al 31,7% che si registra tra gli italiani.

Quanto alle distribuzioni relative alla durata delle pene ancora da scontare, in tutta Italia il 33,2% degli stranieri ha un residuo inferiore a due anni mentre tra gli italiani la percentuale è del 22,6%. Nel Lazio la situazione è analoga con il 32,9% degli stranieri con residui inferiori ai due anni che si riduce al 26,7% tra gli Italiani.

Quanto alla composizione per fasce di età sia nel Lazio che in tutta Italia si registrano notevoli differenze tra italiani e stranieri. Infatti, i detenuti stranieri sono decisamente più giovani degli italiani: la loro età media in tutta Italia è di 37,1 anni mentre quella degli italiani è di 45,1. Nel Lazio l’età media (38,4) degli stranieri è leggermente superiore a quella della media nazionale mentre quella degli italiani è simile (45,4) a quella che si registra nell’insieme degli istituti penitenziari della Penisola.

stranieri FEBBRAIO ’23