Cronaca di una grazia annunciata

Il Giubileo nella Casa Circondariale di Velletri raccontato da un detenuto presente all’evento

di Ruggiero F.

Venerdì 30 maggio, presso il teatro Enzo Tortora nella Casa Circondariale di Velletri, si è tenuto il Giubileo dei detenuti per l’indulgenza plenaria. Molte le alte cariche presenti all’evento, sia ecclesiastiche che laiche, e cercare di dare a ciascuna una collocazione precisa – ruolo, importanza e relativo nome e cognome – è stata un’impresa titanica.

Per un detenuto, espletare il mestiere di giornalista non è proprio semplice: porre domande apparentemente innocue come: “Lei chi è?”, “Chi rappresenta?”, soprattutto quando il destinatario delle domande indossa un bellissimo completo grigio ed è posizionato tra un altro “signore” in divisa da carabiniere, con tre stelle scintillanti sulle spalle (quindi: Capitano), e un altro, altrettanto elegantissimo e fregiato dalla fascia tricolore – presumibilmente un Sindaco!

Proviamo allora a contestualizzare il tutto, cercando di dare una collocazione all’onorevole parterre presente all’evento.

Mi è d’obbligo un excursus al 26 dicembre, quando papa Francesco (che Dio l’abbia in gloria) aprì la prima Porta Santa in un carcere, quello di Rebibbia. Sui principali canali televisivi, in diretta, abbiamo seguito tutta la cerimonia (e non solo per una questione religiosa: ovvio, chi più di un carcerato può sperare in un indulto?).

Durante la funzione, con un misto di stupore e piacere, abbiamo riconosciuto la nostra Direttrice: è sempre un’emozione vedere in TV una persona che si conosce. È anche vero che tutta la compagine direzionale, da sempre pronta a farci socializzare e a coinvolgere le persone ristrette, ci ha abituati alla loro presenza a ogni evento religioso – dalla messa di Natale a quella pasquale, passando per il coro gospel della chiesa evangelica di Ardea.

Non mi è quindi difficile credere che anche questo evento sia stato fortemente voluto da loro e organizzato, di concerto con la Polizia Penitenziaria, in modo magistrale.

Come detto, non sono certo di aver identificato tutte le figure, ma erano presenti – spalle al palco, da sinistra:

  • Patrizio Cocco, Dirigente del Commissariato di PS di Velletri;
  • Gianfranco Maria, Capitano dei Carabinieri e responsabile della comunicazione della Scuola CC di Velletri;
  • Clemente Moretta, Comandante della Stazione CC di Velletri;
  • Anna Scifoni, Garante dei diritti dei detenuti di Velletri;
  • Ascanio Cascella, Sindaco di Velletri;
  • Anna Rita Gentile, Direttrice della Casa Circondariale di Velletri;
  • Antonella De Paola, Vicedirettrice;
  • Sabrina Falcone, Dirigente dell’Area Giuridico-Pedagogica;
  • Mauro Caputi, Comandante della Polizia Penitenziaria;
  • Simona Iacovacci, Vicecomandante;
  • tutti i Funzionari giuridicopedagogici e molti componenti della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Velletri.

La messa è stata celebrata da Monsignor Stefano Russo, Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni, coadiuvato da Padre Sebastian, parroco del quartiere Landi di Genzano, e da Padre Gabriele Gionti, Vicedirettore della Specola e Osservatorio Astronomico Vaticano, noto e apprezzato cosmologo.

E – come sempre – alle tastiere il mitico Don Franco, affiancato da Claudio, Vocal Coach e voce “celestiale” della cappella dell’Istituto!

A chiudere la messa, al grido di «Viva Maria!», sono intervenuti i portatori della Madonna delle Grazie di Velletri, che hanno trasportato in dono sull’altare una raffigurazione della Vergine, liberando uno scrosciante applauso per la bellezza della tela appositamente dipinta.

Anche noi detenuti abbiamo dato il nostro contributo: alcuni di noi hanno letto delle preghiere scritte per l’occasione, intervallate dall’invocazione:
«Rendici uomini liberi».

Una in particolare mi ha colpito molto:
«Preghiamo per tutti coloro che a vario titolo operano nella struttura carceraria:
rendi forte la loro fede, affinché, guardando i detenuti con gli occhi dello spirito, scorgano al di là di ogni apparenza la tua presenza, che invoca comprensione, sostegno, benevolenza».

A fine cerimonia, ci siamo recati tutti nella cappella dell’Istituto per attraversare la Porta Santa e chiedere la Grazia: se non quella giuridica, almeno quella spirituale!

Pubblicato sul giornale della Casa circondariale di Velletri, “Voci di Ballatoio”, numero 4 –agosto 2025, scaricabile da qui: Voci di ballatoio n.4

I numeri di “Voci di ballatoio” finora usciti si trovano nel sito dell’associazione La Farfalla.