“Anche libero va bene”: quadrangolare di calcio nel carcere di Frosinone

Anastasìa: “Lo sport è una grande opportunità in carcere: di svago, di salute, di educazione civica e di partecipazione".
Uno scatto dal parcheggio esterno sulla casa circondariale di Frosinone.

“Lo sport è una grande opportunità in carcere: di svago, di salute, di educazione civica e di partecipazione. Grazie alla direttrice, alle squadre e agli enti che hanno voluto partecipare a questa giornata che speriamo possa ripetersi con continuità, a Frosinone e altrove”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, al quadrangolare di calcio che si è disputato sabato 10 giugno nel campo di calcio della Casa circondariale “G. Pagliei” di Frosinone. “Anche libero va bene”: questo il titolo scelto per l’iniziativa alla quale hanno aderito in questi mesi numerosi detenuti che si sono allenati presso il campo di calcio dell’istituto penitenziario, grazie all’impegno dell’allenatore Tonino Colasanti, il quale si è prestato anche come arbitro del quadrangolare. Alla competizione hanno aderito una rappresentativa del carcere di Frosinone, l’Atletico diritti, seconda classificata del girone D della II categoria del Lazio, la Nazionale italiana pugili e la Nazionale calcio Ali Star Sosia.

Oltre al Garante sono intervenuti la direttrice del Carcere di Frosinone, la dottoressa Teresa Mascólo, il presidente Nazionale Opes Aps Italia, Juri Morico, il presidente della sezione Giulio Nesti Roma dell’Unione nazionale Veterani Sport, Andrea Frateiacci, Massimo Nardi, presidente dell’Associazione AH Star Sosia; per la Nazionale Pugili presente anche il pugile Mirko Valentino, poi anche l’ex deputato e sindaco di Segni, Silvano Moffa e una rappresentanza del Colleferro calcio che con il Coni Lazio e le altre associazioni ha patrocinato l’evento, e il referente della Struttura di supporto al Garante per il carcere di Frosinone, Pietro Fargnoli.

«Una giornata davvero speciale – ha commentato la direttrice Mascólo -, un plauso a tutti per l’organizzazione senza dimenticare gli agenti di Polizia penitenziaria e i nostri operatori. Abbiamo dato un messaggio positivo e chiaro all’esterno, specie in queste giornate così difficili per noi. Ci auguriamo sia la prima di una serie di iniziative atte a migliorare la struttura».