Garante di Roma Capitale, approvato il nuovo regolamento

Non più la nomina diretta del Sindaco, bensì l'elezione da parte dell'Assemblea capitolina
Il Garante Anastasìa e la Garante di Roma Capitale, Stramaccioni, nell'area agricola del carcere femminile di Rebibbia.

Giovedì 8 settembre l’Assemblea capitolina ha approvato con 28 voti favorevoli il nuovo Regolamento del Garante dei detenuti che introduce alcune importanti novità, a partire dalla modalità di elezione. La delibera n. 54 di proposta consiliare, che vede come prima firmataria la vice presidente della commissione Pari opportunità, Claudia Pappatà, affida l’elezione del Garante all’Assemblea capitolina, e non più alla nomina diretta del Sindaco.

Il provvedimento amplia le funzioni rispetto a quelle previste dal vecchio ordinamento, recependo le indicazioni contenute nelle linee guida della Conferenza dei Garanti territoriali, favorendo il collegamento tra i vari livelli, nazionali e regionali, delle figure a tutela delle persone private della libertà personale. Sull’argomento lo scorso 11 luglio era stato ascoltato in audizione Stefano Anastasìa, Garante regionale del Lazio e Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali. Si prevede anche l’ampliamento con la supervisione sui trattamenti nelle Rsa, su delega del Garante nazionale, e la previsione di nuove competenze in materia di prevenzione sul reato di tortura. Roma è stata la prima città d’Italia a istituire, nel 2003, il Garante dei detenuti. Nello stesso anno, con legge regionale n. 31, anche la Regione Lazio ha istituito una propria figura di garanzia, a favore dei diritti delle persone private della libertà. Attualmente la Garante di Roma Capitale è Gabriella Stramaccioni.

Deliberazione Assemblea Capitolina n 70-2022 (1)_220919_144209