Milleproroghe: potranno dormire a casa le persone detenute in semilibertà

Non dovranno fare rientro in carcere le persone che escono la mattina per andare a lavorare
L'emiciclo della Camera dei deputati.

Le persone detenute in semilibertà non dovranno tornare a dormire in carcere. La Camera ha approvato la proroga al 31 dicembre di una norma disposta durante la pandemia che permetteva loro di dormire presso il proprio domicilio. Questa norma, che aveva scadenza il 31 marzo 2022, interessa le persone che scontano pene brevi e che hanno vissuto negli ultimi due anni la situazione di semilibertà in licenza. Quasi due anni fa, dopo lo scoppio della pandemia, governo e parlamento, per evitare sovraffollamento nelle carceri con conseguenti rischi altissimi di contagio, stabilirono che i detenuti e le detenute che godevano di regime di semilibertà, uscendo la mattina per lavorare, potessero la sera tornare a dormire in altro domicilio. Ciò per evitare di far rientro in carcere, dopo essere stati tutto il giorno fuori, anche per frenare appunto il contagio da Covid.

“Senza il nostro emendamento – ha dichiarato il deputato del Pd Walter Verini – queste persone, tra qualche settimana, avrebbero dovuto tornare a dormire in carcere. Tale misura, invece, consente anche ai detenuti in regime di semilibertà di poter proseguire percorsi di recupero per il loro reinserimento nel contesto sociale e va nella direzione di carceri più umane, che mettano al centro non solo la pena ma anche la rieducazione dei detenuti. E’ un passo significativo rispetto ai molteplici, gravissimi problemi che attanagliano le carceri italiane, per i quali ci aspettiamo ora ulteriori, rapidi interventi (anche con lo strumento del decreto)”.