Negli istituti penitenziari entrano 57 nuovi direttori

La ministra Cartabia: “Il vostro ingresso interrompe una prolungata assenza, che ha contribuito ad aggravare le condizioni di difficoltà di molte carceri".
La ministra della Giustizia, Marta Cartabia.

Dopo 25 anni dall’ultimo concorso, entrano nell’amministrazione penitenziaria 57 nuovi direttori. Lo comunica il ministero della Giustizia, in una nota di martedì 20 settembre. Prima di prendere servizio alla guida di molte carceri, i nuovi dirigenti frequenteranno uno specifico percorso di alta formazione, presentato alla Scuola superiore dell’esecuzione penale “Piersanti Mattarella”, alla presenza della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e di tutti i vertici dell’amministrazione penitenziaria.

“Il vostro ingresso – ha detto la Guardasigilli, rivolta ai futuri direttori – interrompe una prolungata assenza, che ha contribuito ad aggravare le condizioni di difficoltà di molte carceri. Ora non si aspettino altri 25 anni: va assicurata regolarità in tutti i concorsi del settore giustizia. Una presenza costante alla guida di un istituto – sottolinea la Ministra Cartabia – fa la differenza nel far vivere il carcere come parte integrante della comunità civile. Con un sapiente lavoro di squadra, il direttore può favorire la fiducia nel cambiamento possibile”.

Per il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, “l’inizio della formazione e poi l’ingresso di 57 futuri direttori, dopo un quarto di secolo, rappresenta una giornata davvero storica: un direttore è una figura fondamentale per l’Amministrazione penitenziaria, garanzia di equilibrio, legalità e visione nell’attuazione in carcere dei principi costituzionali”.

Nella stessa scuola, lo scorso 5 settembre, era stato avviato un altro corso di formazione per 37 nuovi dirigenti, entrati dopo 28 anni nell’amministrazione, e destinati all’esecuzione penale minorile e di comunità.