Obbligo di green pass per avvocati e familiari dei detenuti

Il primo decreto-legge dell’anno interviene anche sui colloqui in presenza

È una delle misure anti Covid-19 del decreto  legge n. 1, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 5 gennaio, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 7 gennaio 2022 ed entrato in vigore da sabato 8 gennaio. Nel provvedimento, che contiene l’obbligo vaccinale per over 50 e l’obbligo di super green pass per tutti i lavoratori over 50, c’è l’estensione del green pass base, quello che si ottiene anche con un semplice tampone negativo, agli avvocati difensori, nonché ai familiari di detenuti che vogliano accedere a colloqui in presenza.

Infatti, l’articolo 3 del decreto estende l’obbligo di green pass a “difensori, consulenti, periti e agli altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia”. L’obbligo di green pass non riguarda invece “testimoni e parti del processo”, mentre è introdotto, dal 20 gennaio, per effettuare “colloqui visivi in presenza con i detenuti e gli internati, all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori”.