Porrello: “Condivido la proposta dei Garanti sulle vaccinazioni in carcere”

Il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Devid Porrello: "priorità vaccinale agli operatori penitenziari e ai detenuti, dopo medici, infermieri, ospiti e operatori delle Rsa".
Il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Devid Porrello (a destra nella foto) con il Grante dei detenuti Anastasìa.

“Dallo scoppio dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ho seguito con particolare attenzione il quadro epidemiologico negli istituti penitenziari, anche in virtù del mio ruolo di Coordinatore degli Organi di garanzia regionali all’interno della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle regioni e delle province autonome.  Alla luce delle tante notizie di focolai, delle evidenti criticità strutturali, delle condizioni di precarietà e del sovraffollamento delle carceri che non rende possibile il totale rispetto delle norme di limitazione di diffusione virale, ritengo necessario considerare l’ambiente carcerario come luogo di prioritaria attenzione nella programmazione vaccinale che il nostro paese sta predisponendo”.

Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Devid Porrello, in una nota diffusa ieri.  “Condivido quindi pienamente . prosegue Porrello – la proposta avanzata dal Garante nazionale e dai Garanti regionali di attribuire priorità vaccinale agli operatori penitenziari e ai detenuti una volta esaurita la fase che vede coinvolti medici, infermieri, ospiti ed operatori delle Rsa”.

“È una scelta di buon senso – conclude Porrello – , che può impedire il ripetersi di situazioni particolarmente complesse, come quelle che da mesi coinvolgono detenuti e operatori, ma è anche un dovere dello Stato garantire il fondamentale diritto alla salute di ogni persona, libera o detenuta, custodita o che custodisce”.