Ancora un suicidio tra i detenuti a Regina Coeli, con la bomboletta del gas

Anastasìa: “Ogni caso è storia a sé, ma qualcosa li tiene insieme tutti: l’insopportabilità del carcere”
L'ingresso del carcere romano di Regina Coeli in via della Lungara.

“Ancora una volta un ragazzo straniero che, pare, non facesse colloqui con nessuno. Ancora una volta con la bomboletta per la cottura dei cibi”. Così sabato scorso il Garante Anastasìa ha rilanciato sul suo profilo Facebook la notizia del suicidio di un detenuto marocchino di 24 anni nel carcere romano di Regina Coeli che stava scontando una condanna per rapina fine 2023 e con un altro procedimento penale in corso, sempre per rapina. “Il Garante nazionale – ha proseguito Anastasìa – ha già richiamato l’attenzione su questa incredibile escalation di suicidi in carcere dall’inizio dell’anno (dodici con questo di oggi). in generale e, in particolare durante la pandemia. Speriamo che arrivi finalmente il tempo della riforma del carcere – conclude Anastasìa – e, soprattutto, della sua riduzione all’extrema ratio della sanzione penale”.