REMS MEROPE di Palombara Sabina

Ubicazione e Caratteristiche

Ubicazione

Piazzale Salvo D’Acquisto 1, presso la Casa della salute di Palombara Sabina.
email: rems.merope@aslroma5.it
pec: rems.merope@pec.aslroma5.it
stanza medici:  0774/6545429

Caratteristiche

La struttura si articola su due piani:

  • il terzo, destinato all’accoglienza ed alla registrazione degli ospiti e allo spazio in comune, nel quale sono presenti un grande terrazzo coperto, chiuso da una vetrata, e una palestra.
  • il quarto, dove si trovano le stanze dei clinici, una sala per lo staff, la sala mensa, la sala comune e le stanze di degenza dei pazienti.

Servizio trasporto urbano/extraurbano

Linea Cotral con partenza dalla stazione Tiburtina e di Ponte Mammolo di Roma.

Servizio navetta comunale per collegamento con la stazione di Montelibretti sulla linea Fiumicino Orte e meno frequentemente con la stazione di Palombara sulla linea Roma-Tivoli

 

Articolazione interna

Stanze di degenza

Nove stanze doppie e due singole, originariamente destinate al primo ingresso per garantire una condizione di tranquillità e riservatezza e per permettere allo staff di capire la singola situazione e definire la collocazione del paziente stesso, utilizzate poi anche in caso di presenza di pazienti problematici.

Servizi igienici

Privati, in ogni stanza.

Palestra

Presente e sufficientemente attrezzata.

Sale attività in comune

Una sala mensa e una sala per i momenti comuni.

Cucina

Non presente. In sostituzione, utilizzo di piastre elettriche per permettere ai pazienti stessi di cucinare le integrazioni al vitto nella formula di attività vocazionale remunerata dalla Asl e creare momenti di convivialità. Su richiesta specifica, la Asl ha acquistato il mobilio e gli elettrodomestici per attrezzare una sala cucina.

Spazi esterni

Non presenti. In sostituzione viene utilizzata la veranda, non adeguata allo scopo. Spesso, in inverno, non viene utilizzata.

Sale attività clinica

Una per i medici; una per lo psicologo; una per i tecnici, non utilizzabile per i colloqui, perché non videosorvegliata.

Sale colloqui con familiari/operatori esterni/avvocati

Presenti due piccole salette attrezzate in modo semplice ed essenziale, con tavolo e sedie.

A fronte dell’emergenza sanitaria, i colloqui sono stati svolti, e tuttora su richiesta possono essere svolti, a distanza, tramite la piattaforma skype oppure telefonicamente.

Sala fumatori

Non presente. Viene utilizzata la veranda.

 

Amministrazione

Asl di competenza

Asl Roma 5

Direttore Asl

Giorgio Santonocito

Responsabilità struttura

Alessia D’Andrea

Organico

Come previsto dalla normativa:

  • due dirigenti medici psichiatri con reperibilità notturna e nei festivi;
  • due dirigenti medici psichiatri a tempo determinato di cui un referente per la Regione Lazio per la gestione dello Smop (inserimento dati epidemiologici) e lista d’attesa regionale;
  • un dirigente psicologo;
  • tre tecnici della riabilitazione;
  • un assistente sociale;
  • 12 Infermieri a rotazione nelle 24 ore; sei oss a rotazione nelle 24 ore;
  • una caposala per entrambe le strutture di Palombara.

 

Tribunale di Sorveglianza Ufficio di Roma

Presidente:

Maria Antonia Vertaldi

 

Istituto Penitenziario di Riferimento

Nucleo traduzioni di Rebibbia Roma.

 

Ufficio per l’esecuzione penale esterna (Uepe) di Roma

Dirigente: Patrizia Calabrese

 

Rilevazioni

<strong>Struttura del reparto</strong>
  • Arredo stanze di degenza: Letti e armadietti fissati al muro.
  • Condizione bagno: Adeguata. Presenti specchi, fissati al muro. I soffioni sono anti impiccagione. I sanitari sono di ceramica.
  • Arredo sale attività in comune: Tv e divani, tavoli e sedie, due armadi con libri
  • Acqua calda: Garantita
  • Luce naturale/artificiale: Adeguata
  • Ventilazione/aereazione: Le finestre sono bloccate, ma vengono aperte ogni giorno dal personale per il ricambio d’aria.
  • Riscaldamento: Adeguato
  • Decoro: La struttura è nuova e ben tenuta. Gli arredi e i colori sono adeguati. La pulizia è garantita
  • Cibo ed eventuale integrazione: Il vitto è ospedaliero, inadeguato per le lungo-degenze, sia per la quantità che per la qualità e la varietà. È prevista un’integrazione del pasto serale, grazie all’attività vocazionale di cucina.
  • Videosorvegilanza: Presente nei corridoi, nelle sale per l’attività clinica e nelle sale comuni.
<strong>Forniture</strong>
  • Prodotti igiene personale: Fornitura ospedaliera. Possibilità di acquisti personali di prodotti a scelta, in occasione delle uscite all’esterno.
  • Biancheria / Lenzuola: Fornitura ospedaliera.
  • Vitto differenziato: Disponibile.
  • Adozione Carta dei servizi sanitari/diffusione tra i pazienti: Sì.
<strong>Attività</strong>
  • Cliniche/riabilitative: Colloqui quotidiani e su richiesta con tutti gli operatori, gruppi organizzati da psicologo e terapisti della riabilitazione, con il coinvolgimento di tutti i pazienti. A fronte delle disposizioni di sicurezza per la prevenzione del contagio da covid-19, le attività in gruppo sono state limitate e svolte solo nello spazio semi aperto al piano.
  • Vocazionali: Finanziate da un fondo Asl, prevedono l’impiego di alcuni pazienti in alcune attività domestiche remunerate
  • Scolastiche/Universitarie: Corso di alfabetizzazione con il Cpia 3.
  • Formazione professionale: Non presente.
  • Sportive:
    Sospese a causa delle disposizioni ministeriali di sicurezza. In via di ripresa a fronte della vaccinazione di tutti i pazienti.

    • Ginnastica posturale e di base; tennis da tavolo – Campagna “Lo sport entra nelle carceri”, finanziata dalla Regione Lazio e realizzata dal Coni Lazio.
    • Calcio, finanziata dalla Regione Lazio nell’ambito dell’avviso per la realizzazione di attività ricreative all’interno delle carceri nel periodo natalizio.
    • Calcio presso il campo messo a disposizione dal centro sportivo di Palombara Sabina, una mattina a settimana per nove pazienti che hanno aderito.
  • Culturali/ricreative: Laboratorio teatrale con Artestudio, per l’anno 2020 svolto online.
  • Religiose: Presente per cristiani cattolici. Non sono mai state avanzate altre richieste, ma ci sarebbe la possibilità di soddisfarle.
  • Esterne alla struttura:
    Sospese da marzo a luglio 2020, poi riprese.

    • Uscite programmate con accompagnamento degli operatori una volta al mese per gruppi di 2/3 pazienti.
    • Attività sportiva al campo di calcio di Palombara Sabina.
    • Attività varie possono essere organizzate grazie alla disponibilità delle realtà e delle strutture del territorio.
  • Mediazione culturale: Non presente

 

NOTE

  • Tutti i pazienti sono stati vaccinati nel mese di febbraio 2021.
  • Nessun paziente e nessun operatore sanitario della Asl è risultato positivo al covid-19. Nel mese di novembre sono risultati positivi invece due agenti di vigilanza, una tecnica di riabilitazione, due operatori delle pulizie e tre in quarantena, tutti operatori di ditte esterne che erogano servizi alla Asl. A seguito di questo sono stati programmati tamponi per tutti i pazienti e tutti gli operatori.
  • Nel mese di luglio sono riprese le licenze, sospese nel mese di marzo. Al rientro, i pazienti iniziavano l’isolamento ma veniva contestualmente richiesto il tampone, quindi l’isolamento durava il tempo necessario per avere l’esito del tampone. Sospese nuovamente nel mese di ottobre, le licenze sono riprese.
  • Con il sostegno e la collaborazione del Garante, parte attiva in ogni fase di realizzazione della proposta, si è ottenuto, nell’ambito del dimensionamento regionale per l’anno 2020-2021, l’attivazione di una classe di scuola media all’interno delle Rems di Palombara Sabina, a partire da settembre 2020.
  • ll Garante ha inviato una nota al direttore generale della Asl e all’assessore alla Sanità della Regione Lazio relativamente alla qualità e alla quantità del vitto fornito ai pazienti, considerato non solo decisamente insufficiente, ma anche poco gradevole al gusto e di scarsa varietà, in particolare specificando la differenza tra un vitto propriamente ospedaliero, adatto quindi a brevi periodi, ed un vitto destinato a degenze lunghe anche oltre un anno.
  • I medici e gli operatori propongono di creare un tavolo o un canale di comunicazione diretta e informale tra i referenti delle varie aree responsabili delle Rems, al fine di garantire percorsi di collaborazione e confronto per la costruzione dei singoli programmi di trattamento dei pazienti.

CRITICITA’

Gli operatori denunciano una condizione di stallo, in cui è diventato difficile dimettere i pazienti e farne entrare di nuovi. Questo elemento è stato particolarmente evidente in occasione della prima ondata di contagi, nel mese di marzo 2020, quando, al fine di ridurre il numero dei pazienti ricoverati e facilitare la prevenzione del contagio da covid-19, il Garante ha provveduto a segnalare agli organi competenti i casi di pazienti internati che si trovavano nelle condizioni di poter essere dimessi, come indicato dai responsabili delle strutture stesse.

Tra le cause di questo si sarebbero evidenziati i seguenti punti:

  • la scarsa disponibilità e fiducia dei Magistrati di Sorveglianza nell’accogliere le proposte di dimissione formulate dalla struttura, e sulla base del Ptri redatto dal Csm territoriale;
  • la numerosità dei magistrati che si occupano dei pazienti (13), a causa della quale risulta difficile sia costruire un rapporto diretto e confidenziale sia garantire una omogeneità di valutazione e risoluzione dei casi;
  • udienze di riesame fissate spesso con grave ritardo, sia rispetto ai termini delle misure di sicurezza sia rispetto ad eventuali comunicazioni relative alla disponibilità di una struttura psichiatrica residenziale, che spesso, di conseguenza, salta;
  • scarsa disponibilità dei servizi mentali territoriali (DSM) incaricati di redigere il PTRI e di facilitare e gestire il percorso riabilitativo dei pazienti sul territorio.

Altri elementi di problematicità riguardano più propriamente l’ingresso e la permanenza in Rems:

  • assenza di una valutazione del Magistrato sullo stato della persona prima dell’ingresso in Rems – in particolare nei casi in cui il tempo di attesa sia stato relativamente lungo e nel frattempo la persona abbia intrapreso altri percorsi riabilitativi o di reinserimento sociale;
  • assegnazioni a volte non congrue rispetto alle caratteristiche della struttura – in particolare per persone che non presentano un disturbo psichiatrico, ma ad esempio solo una condizione di tossicodipendenza;
  • difficoltà nella gestione del rapporto tra esigenze giuridiche, di sicurezza e sanitarie, spesso in contrapposizione. In particolare è stata segnalata la difficoltà di permettere ai pazienti di uscire, all’interno di un percorso di trattamento che avanzi per fasi di sempre maggiore autonomia, o di svolgere attività all’esterno, anche di tipo professionale, formativo o lavorativo;

Assenza di spazi aperti e di attività da svolgere durante la permanenza in Rems.

È stato progettato uno spazio esterno destinato ai pazienti delle Rems all’interno dell’area parcheggio della Casa della salute, finalizzato a permettere loro di beneficiare di un periodo di permanenza all’aria aperta, soprattutto in un momento in cui le restrizioni dovute alle misure di prevenzione sanitaria hanno annullato, e adesso ridotto, la possibilità per i pazienti di uscire. Il Comune di Palombara Sabina si è opposto ai lavori inoltrando, e poi vincendo, un ricorso al Tar.

Il Garante, nel mese di marzo 2021, ha sollecitato la direzione generale della Asl a provvedere quanto prima a trovare una soluzione che consenta ai pazienti di avere a disposizione uno spazio esterno, eventualmente valutando la questione di raccordo con il Dsm competente.

A causa della inidoneità dei locali preposti (per via dell’impossibilità di aprire le finestre, areare i locali e mantenere la necessaria distanza di almeno 1 metro), e dell’assenza dello spazio esterno, i colloqui con i familiari in presenza sono interrotti da marzo 2020. Solo di recente, con la vaccinazione di tutti i pazienti, si sta pensando di riavviarli.