Mi chiamo Marco Pa.

 

Sono nato a Palestrina il 27 gennaio 1984. Ho un figlio di 10 anni.

In questo momento, a seguito di un errore commesso in giovane età (2011) sono ristretto nella C:C. di Velletri per pagare il mio debito con la giustizia. Sono anche definito incompatibile con la custodia cautelare in carcere in seguito a un intervento importante che ho subito alla testa; come conseguenza di questo mi venne riconosciuta l’impossibilità nel frequentare assiduamente programmi svolti in luoghi chiusi, mentre posso svolgere attività all’aperto.

Finite le scuole medie ho partecipato lavorativamente alle attività svolte dalla mia famiglia che si occupava di lavori movimento terra, carpenteria e edilizia finale. Ho partecipato altruisticamente a tutte le iniziative realizzate al fine di aiutare il prossimo bisognoso come la Caritas o altre strutture interessate a tali programmi. Crescendo lavorativamente sono stato preposto con la mia azienda di famiglia a svolgere i lavori importanti anche fuori dal suolo italiano. Oltre a ciò posso dire di aver partecipato anche nello sport: sponsorizzavano infatti attività di boxe e di calcio e successivamente ne diventavamo anche gestori. Vorrei nel migliore dei modi trovare la possibilità di poter finire questo periodo critico e tornare alla mia libertà per concedermi di dedicarmi alla mia vita lavorativa e prima di tutto a mio figlio che ha tanto bisogno di me.

Pubblicato sul giornale della Casa circondariale di Velletri, “Voci di Ballatoio”, numero 3 – maggio 2025, scaricabile da Voci di ballatoio n.3

I numeri di “Voci di ballatoio” finora usciti si trovano nel sito dell’associazione La Farfalla.