IL PROGETTO NASCE DA UN PROTOCOLLO D’INTESA FRA DIREZIONE DEL CARCERE, MICROSOFT E GARANTE DEI DETENUTI DEL LAZIO ANGIOLO MARRONI.
Si chiama “Informatica senza barriere” il progetto che sta consentendo a 27 detenute del carcere di Rebibbia Femminile di apprendere i rudimenti di base per l’utilizzo del computer e dei più importanti applicativi.
L’iniziativa nasce da un Protocollo d’Intesa firmato nei mesi scorsi dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, dalla direzione del Carcere di Rebibbia Femminile e da Microsoft Italia che, gratuitamente, ha accettato di organizzare i corsi.
«L’istruzione, la formazione professionale e il lavoro – ha detto il Garante presentando l’iniziativa – sono le basi fondamentali per consentire il completamento del percorso di recupero del detenuto previsto dall’articolo 27 della nostra Costituzione. L’informatica, poi, è fondamentale perché la conoscenza e l’uso del computer sono, ormai, diventati imprescindibili nel mondo del lavoro. Per tutti questi motivi è, stato per noi, un risultato straordinario aver coinvolto un’azienda di livello mondiale come Microsoft, che ha accettato con entusiasmo, e gratuitamente, di partecipare ad una iniziativa di elevato valore simbolico e sociale».
Il corso è articolato in nove giornate di lavoro dedicate all’introduzione al computer e al sistema operativo Windows, all’uso della posta elettronica ed alla applicazione del pacchetto Office (Word base e avanzato, excel, power point).
Alle lezioni si sono iscritte 27 detenute che, a turno, stanno lavorando sulle 10 postazioni di computer che è stato possibile allestire all’interno del carcere.