In crescita il sovraffollamento nelle carceri del Lazio. Urgente incentivare alternative al carcere.

Dichiarazione di Stefano Anastasìa, Garante delle persone private della libertà della Regione Lazio.

“Continuano a crescere i detenuti nella Regione Lazio. Siamo ormai arrivati a 6400 detenuti, la terza regione italiana per numero di presenze. Il tasso di affollamento è del 121%, cinque punti più della media nazionale. Nonostante i ripetuti sfollamenti Regina Coeli arriva al 155%, ma anche Latina, Civitavecchia, Cassino, Viterbo e Velletri sono in grande sofferenza.

Prima che la situazione diventi ingovernabile, è urgente riprendere la delega alla riforma penitenziaria, lasciata in sospeso dal precedente Governo, e incentivare le alternative al carcere per le pene brevi e per i residui di pena. In questo senso, Regioni ed Enti locali possono fare molto per costruire percorsi di accompagnamento e sostegno ai condannati in esecuzione penale non detentiva”.

Da segnalare che nel Lazio vi sono oltre 1.000 detenuti (su 4.000 con una condanna definitiva) con una pena residua inferiore ad un anno (vedi grafici), dato che corrisponde al numero di detenuti in sovraffollamento (+ 1.126 al 30/06/2018).

I dati al 30 giugno 2018