Il Garante all’Open Day a Rebibbia N.C.

Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasia, ha partecipato all’evento “#Openday a Rebibbia. Presentazione delle attività e dell’offerta formativa per gli studenti liberi e reclusi”.
All’iniziativa, ospitata dal teatro della Casa Circondariale di Rebibbia – Nuovo complesso, sono intervenuti anche la Direttrice della Casa Circondariale di Rebibbia – Nuovo complesso Rosella Santoro, il Sottosegretario di Stato del ministero della Giustizia Cosimo Maria Ferri, il Capo dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Santi Consolo, il Garante nazionale dei diritti dei detenuti o delle persone private della libertà Mauro Palma, il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Lazio, Abruzzo e Molise Cinzia Calandrino e il Rettore di Roma Tre Mario Panizza.
Particolarmente sensibile al tema della conoscenza e della formazione personale come elemento di crescita personale, oltre che di risocializzazione e reinserimento, l’Ufficio del Garante ha attivato nel tempo una serie di accordi mirati a facilitare l’accesso agli studi universitari da parte delle persone detenute negli istituti penitenziari del Lazio. In particolare con l’Università di Roma Tre sono attivi un protocollo d’intesa e una convenzione – sottoscritta anche dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria – che prevede una serie di azioni a sostegno degli studenti, tra le quali l’utilizzazione dello strumento dell’insegnamento a distanza ove consentito dalle misure detentive, l’organizzazione di attività di tutoraggio e la predisposizione di spazi adeguati per la didattica.
Sempre nella stessa ottica di fornire supporto agli studenti detenuti percorso di studi e fino al conseguimento del titolo finale, è stata sottoscritta una convenzione con l’Università di Tor Vergata e il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Lazio, Abruzzo e Molise. L’accordo prevede anche la possibilità di attivare borse di studio e di ricerca in materia di privazione della libertà e di diritti delle persone che vi sono sottoposte e di organizzare momenti di formazione per dirigenti penitenziari, funzionari dell’età educativa, personale di polizia giudiziaria e docenti universitari.
E’ inoltre attiva una collaborazione con Laziodisu – Ente pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari, recentemente rinnovata, finalizzata a promuovere il percorso di recupero e reinserimento sociale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, attraverso l’accesso alla conoscenza e allo studio universitario. La convenzione prevede, tra l’altro, un contributo di 20 mila euro per sostenere la fornitura di libri di testo e materiale didattico per l’anno accademico 2016-2017.