Il nuovo presidente del Consiglio Regionale in visita a Rebibbia Nuovo Complesso

Il presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori ha compiuto, questa mattina, una visita nel carcere romano di Rebibbia Nuovo Complesso. Ad accompagnare Leodori nella prima visita istituzionale in un carcere del Lazio dopo la nomina a presidente dell’Assise regionale, il Garante dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni.Rebibbia Nuovo Complesso è il carcere più grande della Regione che pure, da tempo, non ha più un direttore a tempo pieno.

Da quando il vecchio responsabile è stato nominato Provveditore Regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Toscana, la gestione dei due più importanti istituti carcerari della Capitale (Rebibbia e Regina Coeli) è stata affidata ad un solo direttore, costretto a fare di necessità virtù per gestire queste due complesse realtà. Attualmente Rebibbia N.C. ospita 1.758 detenuti (597 gli stranieri) a fronte di una capienza regolamentare di 1.218 posti, con un tasso di sovraffollamento del 44 per cento.I reparti sono G6 (isolamento), G7 (detenuti in regime di 41/Bis), G8 (reparto reclusione), G8trans (reparto transessuali), G9 (detenuti comuni reparto precauzionale che ospita Sex Offender ed ex appartenenti forze dell’ordine), G11 (detenuti comuni), G12 (transito, comuni e alta sicurezza) e G14 (Centro Clinico). Il Garante è presente settimanalmente nella struttura con 16 operatori che annualmente svolgono oltre 3.100 colloqui.A Rebibbia sono stati attivati diversi progetti lavorativi e culturali che coinvolgono decine di reclusi. Fra le iniziative più importanti patrocinate o cofinanziate dal Garante, il telelavoro con la società Autostrade per l’Italia, il call center 1254 di Telecom Italia, la digitalizzazione dei fascicoli dell’archivio storico del Tribunale di Sorveglianza di Roma e il progetto realizzato con il Polo Universitario di Roma Tor Vergata per consentire ai detenuti di frequentare l’Università, con detenuti/studenti provenienti dai circuiti di Alta Sicurezza di tutta Italia. Questo progetto è stato indicato dal Ministero della Giustizia quale modello di riferimento per l’intero territorio nazionale.Per quanto riguarda le attività culturali, oltre alle iniziative dei circoli Arci/Uisp e Legambiente, occorre sottolineare il percorso della Compagnia Teatrale Liberi Artisti Associati, la cui esperienza ha ispirato la realizzazione del film Cesare deve Morire, che ha vinto l’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012.

«E’ molto importante – ha detto il Garante Angiolo Marroni – che il presidente Leodori abbia voluto compiere questa visita a Rebibbia N.C. Una struttura che rappresenta la sintesi perfetta di cosa sia, oggi, il mondo del carcere: progetti all’avanguardia che garantiscono lavoro, formazione ed istruzione ai detenuti nel pieno rispetto dell’articolo 27 della Costituzione, ma anche sovraffollamento, difficoltà gestionali e carenze economiche e di personale. Tutte problematiche che incidono pesantemente sulla vita quotidiana di una struttura complessa. Non può, infatti, essere un caso che ben 8 degli 11 decessi registrati dall’inizio dell’anno nelle carceri del Lazio abbiano riguardato detenuti o personale di Rebibbia N. C.. Per migliorare la vita nelle carceri occorre ridurre la mole di problemi che grava sul sistema. In questa ottica, il Decreto varato la scorsa settimana dal governo sembra l’inizio di una nuova stagione di tutela dei diritti dei detenuti. Ma non basta. Personalmente, non rinuncio alla speranza che il Parlamento possa migliorare il testo, andando ad incidere a fondo sui veri nodi del sistema carcerario italiano».