Inaugurato il nuovo frutteto di Rebibbia Femminile

27 giovani alberi sono stati messi a dimora nell’area agricola del penitenziario romano

Il Garante delle persone detenute della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, martedì 7 giugno si è recato nella casa circondariale femminile di Rebibbia “G. Stefanini”, per partecipare all’inaugurazione del nuovo frutteto donato dall’Associazione italiana architettura del paesaggio (Aiapp) al Comune di Roma Capitale. In accordo con il quarto municipio capitolino, i ventisette gli alberelli da frutto, provenienti da alcuni vivai associati all’Aiapp in tutta Italia, sono stati destinati all’area agricola che si trova all’interno del penitenziario romano.

Il Garante Anastasìa e la Garante di Roma Capitale, Stramaccioni, nell’area agricola del carcere femminile di Rebibbia.

Ad accogliere gli intervenuti la direttrice, Alessia Rampazzi, e il comandante della Polizia penitenziaria, Dario Pulsinelli. All’evento inaugurale hanno partecipato anche l’assessora all’ambiente del quarto municipio, Federica Desideri, Anna Vincenzoni, membro della segreteria dell’assessora capitolina Sabrina Alfonsi, e la Garante comunale, Gabriella Stramaccioni.

Collocati all’interno del perimetro del carcere, secondo un progetto degli architetti dell’Aiapp Emanuele Von Normann, Lucia Rivosecchi e Maria Beatrice Caldani, i giovani alberi da frutto, appartenenti a nove specie arboree diverse (gelso, bergamotto, cotogno, melograno, carrubo ecc.), sono stati messi a dimora da personale del Comune di Roma Capitale e dello stesso istituto penitenziario, e affidati alle cure delle undici detenute che lavorano nell’azienda agricola interna.

Un momento dell’inaugurazione del nuovo frutteto nella casa circondariale femminile di Rebibbia.