Morte di Ugo Vetere. Il ricordo di Angiolo Marroni: “Con lui Roma fu un modello da esportare nel mondo”.

«Ugo Vetere è stato uno dei protagonisti della rinascita di Roma. nel 1976, con la vittoria delle sinistre, si avviò un grande processo di rinnovamento che portò la città di Roma e la sua provincia al centro di iniziative che furono da esempio in tante città in Italia e nel Mondo».     
Lo dichiara, in una nota, Angiolo Marroni, oggi Garante dei detenuti della Regione Lazio. ” Vetere – continua Marroni – fu sindaco di Roma, ma ancor prima, assessore al bilancio prima conArgan e poi con Petroselli. Collaborammo a lungo insieme, lui assessore al bilancio del comune, io assessore al bilancio della provincia. Una collaborazione proficua basata sui comuni valori che ci univano ma anche su un franco rapporto dialettico che a volte ci portava a discussioni anche aspre ma improntate da un affetto ed una stima reciproca che ha sempre caratterizzato i nostri rapporti”.
«Con Ugo scompare un grande amministratore ed un uomo delle istituzioni; ma ancor più scompare un  simbolo  di  una  stagione  politica,  forse  irripetibile,  che  portò  le  istituzioni  democratiche, culturali, economiche, di Roma e del Lazio ad un li
vello di sviluppo e civiltà che ancora oggi  è ricordato come un alto esempio di governo locale e di partecipazione democratica».