Regina Coeli, consegnati i diplomi del quinto corso per peer supporter

Il Garante Anastasìa: "E' una grande esperienza di best practice che abbiamo voluto condividere anche con i Garanti territoriali"
Il garante Anastasìa e la coordinatrice dei corsi per peer supporter, Di Stefano.

“I corsi per peer supporter promossi dall’unità di salute mentale e dipendenze di Regina Coeli, diretta dalla dott. Di Stefano, rappresentano una best practice che già anni fa ho voluto condividere con gli altri garanti regionali e locali, affinché potessero essere diffusi su tutto il territorio nazionale. Oggi che questa sperimentazione si consolida e si arricchisce anche con un aggiornamento del suo manuale operativo, revisionato sulla base delle esperienza e delle riflessioni dei detenuti peer supporter, mi auguro che possa essere riconosciuta come un elemento essenziale del nuovo piano di prevenzione del rischio suicidario in corso di elaborazione a livello regionale”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, intervenuto stamane a Regina Coeli alla consegna degli attestati di frequenza del quinto corso di Peer supporter (tradotto: “sostenitore tra pari”), figura di riferimento pensata per prevenire situazioni di disagio tra la popolazione detenuta e a ridurre il rischio suicidario.

Ad accogliere il Garante nella sala convegni della biblioteca la vicedirettrice Antonella Rasola, e l’organizzatrice del corso, Adele Di Stefano, responsabile Uosd Salute mentale e dipendenze in ambito penale della Asl Roma 1, la quale ha presentato la nuova edizione del manuale per peer supporter, con gli aggiustamenti frutto dell’esperienza maturata nei cinque corsi che si sono svolti nel biennio. Tre le funzioni del peer supporter descritte nel manuale: osservare, focalizzando l’attenzione sui cambiamenti comportamentali dei compagni di detenzione; attivare le diverse figure che operano in istituto, segnalando le situazioni di disagio o che destano preoccupazione; supportare le persone detenute in difficoltà, con particolare riguardo a quelle appena entrate in istituto, fornendo loro informazioni sui servizi presenti e sulle modalità di presentazione delle richieste.

Il corso, coordinato dagli psicologi Andrea Astuto, Marzia De Santis, Claudia Cacciari e dalla stessa Di Stefano, è nato dall’esigenza di formare una figura di riferimento per ogni sezione che possa promuovere il benessere, con particolare riferimento alla riduzione dell’aggressività auto ed etero diretta e alle problematiche legate alla salute mentale, alle dipendenze da sostanze e all’adattamento al contesto carcerario o ad altre vulnerabilità.

A consegnare i 15 attestati ai detenuti che hanno partecipato al corso per peer supporter, oltre che al Garante Anastasìa,  hanno provveduto la vicedirettrice Rasola, la dottoressa Di Stefano, l’avvocata Irma Conti, membro del collegio del Garante nazionale delle persone private della libertà, la dirigente del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, per il Lazio, l’Abruzzo e il Molise, Silvana Sergi, i magistrati di sorveglianza Alessandro Giordano e Angela Salvio, il direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl Roma 1, Giuseppe Ducci, Mariarosaria Barbera, coordinatrice del dipartimento servizi sociali,  il responsabile dell’assistenza sanitaria del Regine Coeli, Luigi Persico, e il comandante della polizia penitenziaria dell’istituto penitenziario, Francesco Salemi.

Al termine dell’evento, il Garante Anastasìa, accompagnato dal comandante Salemi, si è recato nella sala d’ttesa delle famiglie in attesa di colloquio, recentemente ristrutturata su sollecitazione del Garante e ampliata con il recupero della vecchia ludoteca.

La vicedirettrice Antonella Rasola saluta i partecipanti all’evento.

La Garante nazionale Irma Conti, a sinistra, e Adele Di Stefano, tra gli organizzatori dei corsi per peer supporter, durante l’evento per la consegna degli attestati ai 15 detenuti che hanno concluso il quinto corso a Regina Coeli.