Ciambriello: “Nei provvedimenti governativi non c’è alcuna misura deflattiva contro il sovraffollamento”

Il Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali interviene sui provvedimenti annunciati dal Consiglio dei ministri
Samule Ciambriello, Garante della Campania e Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali

“Nei provvedimenti governativi comunicati sul tema delle carceri, comunicati con enfasi dal ministro, non c’è nulla di immediata applicazione, non c’è nessuna misura deflattiva centrata sul sovraffollamento. Disegni di legge che non sono risolutivi e qualcuno già in contraddizione con il decreto carceri approvato il 7 agosto dell’anno scorso dove è stata anche modificata la liberazione anticipata che non viene data più ogni sei mesi. Insomma, lo Stato continua a non rispettare quanto stabilito dalla Costituzione”. Così Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone private della libertà personale e Portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale.

“Quindi – prosegue Ciambriello – sono provvedimenti che congelano l’attuale situazione di emergenza sociale e delle carceri che sono sovraffollate. Il Ministro non risponde all’emergenza sociale che è stata anche sollecitata. Anche sui 10 mila detenuti che devono scontare meno di un anno di carcere, rinvia ai magistrati la responsabilità di concedere le misure alternative. Infine, rispetto anche all’investimento di nuove carceri e moduli prefabbricati non dice niente sul personale e come migliorare il numero attuale del personale di Polizia penitenziaria, psicologi, psichiatri ed educatori. Sul trasferimento in comunità terapeutiche per tossicodipendenti ricordo al Ministro che questo fortunatamente già avviene ma l’anno scorso nel Decreto del 7 agosto era già stato detto di inviare 350 detenuti in comunità terapeutiche. Fu deciso questo ma non ci fu nessun atto consequenziale a tale decisione e ci fu anche un parere contrario della Corte dei Conti rispetto al fatto che non erano stati messi i fondi di copertura per tale decisione. Insomma, il governo congela, mette il silenziatore su questo tema e continua la deriva panpenalista”.

“La Conferenza nazionale dei Garanti di cui sono portavoce il giorno 30 luglio ha promosso manifestazioni in tutta Italia per sollecitare la politica tutta intera a non rimuore il carcere e anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del carcere. Bisogna fermare la strage di vite e di diritti nelle carceri Italiane! Noi siamo con il Presidente della Repubblica Mattarella – conclude Ciambriello – che sul sovraffollamento e i suicidi ha detto: sono un’emergenza sociale sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente.”