Iniziati i lavori urgenti all’ex carcere borbonico di Santo Stefano-Ventotene

La commissaria Silvia Costa: “Il primo passo, un nuovo inizio per un progetto di recupero affascinante e sfidante”.
Il pontone d’appoggio del cantiere sull'isola di Santo Stefano.

Sono iniziati oggi, giovedì 12 novembre, i lavori in “somma urgenza” all’ex carcere borbonico di Santo Stefano-Ventotene e sull’approdo della Marinella.  Lo comunica l’ufficio stampa della commissaria straordinaria del governo per il recupero della struttura carceraria, Silvia Costa, come già anticipato dalla commissaria stessa durante la riunione del Tavolo istituzionale permanente del 26 ottobre scorso. Le indagini e le ricognizioni condotte da Invitalia ed avviate nel mese di luglio, infatti, avevano evidenziato un diffuso stato di dissesto strutturale del complesso carcerario e degli edifici annessi che, con il sopraggiungere dell’inverno, avrebbe potuto portare a crolli di alcune porzioni del bene monumentale. Da qui la decisione della commissaria di intervenire immediatamente con lavori “in somma urgenza” per una spesa complessiva di 300 mila euro: importo consentito dal Codice dei contratti pubblici per i lavori in somma urgenza.

Lo sbarco del personale per l’inizio dei lavori sull’isola di Santo Stefano.

“L’intervento che sarà il meno invasivo possibile – dice Silvia Costa – riguarderà, d’intesa con la Soprintendenza, il nucleo storico del complesso carcerario, il Panopticon e l’approdo della Marinella, dove da ieri è arrivato il pontone d’appoggio che avvierà il cantiere e che garantirà lo sbarco in sicurezza del personale coinvolto e delle maestranze”.

Nel dettaglio, gli interventi riguarderanno le due torri esagonali, presenti nel cortile dell’emiciclo, le passerelle in ferro, i solai voltati dell’avancorpo principale, il manto di copertura, i pilastri della facciata delle celle prospicienti il cortile a rischio crollo perché gravati dal peso della pensilina in cemento armato, realizzata in epoche più recenti e che ha compromesso la stabilità della struttura storica. Nel progetto complessivo di restauro, ne è prevista infatti la demolizione. L’appalto, affidato all’impresa Sacen, che eseguirà i lavori in novanta giorni, prevede soprattutto opere di presidio provvisorie, opere di regimazione delle acque meteoriche, per impedire ulteriori danni da infiltrazioni ed opere provvisorie di messa in sicurezza.