Anastasìa: “Bene Cartabia sui vaccini nelle carceri”

Il Garante Anastasìa, sulle dichiarazioni della ministra della Giustizia, Cartabia: “Adesso aspettiamo un corale e sollecito riscontro da tutte le regioni”
La ministra della Giustizia, Marta Cartabia.

“Non avevamo dubbi che la ministra Cartabia avrebbe dato un impulso decisivo alla vaccinazione delle comunità penitenziarie”. Così Stefano Anastasìa, Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e Garante regionale di Lazio e Umbria, dopo le dichiarazioni della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, in visita al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap).

“A questo punto – prosegue Anastasìa – aspettiamo un corale e sollecito riscontro da tutte le regioni, in modo che in poche settimane possano essere vaccinati tutti i detenuti, gli operatori e i volontari impegnati nelle carceri italiane.”.

Nella sua visita la ministra ha dichiarato che è urgente che la somministrazione delle vaccinazioni, iniziata in alcune realtà carcerarie già da alcune settimane, prosegua velocemente. Cartabia ha inoltre assicurato che il ministero segue con attenzione l’andamento delle vaccinazioni e ha annunciato che le informazioni e i dati in suo possesso saranno a disposizione di tutti attraverso il sito del ministero stesso. Ad accogliere la ministra, i vertici del Dap, il capo Bernardo Petralia, il suo vice Roberto Tartaglia e i direttori dei vari uffici.

Il Dap conferma che negli istituti penitenziari sono partite le vaccinazioni sia del personale sia dei detenuti. Per i primi da un paio di settimane, per i secondi da qualche giorno. E nell’elenco figurano le carceri siciliane (a Catania), dell’Abruzzo (a L’Aquila), del Friuli.  “Il primo bisogno – ha dichiarato la ministra – di chi lavora e vive in carcere oggi è proteggersi contro il virus, che porta malattia nel corpo e genera tensioni, ansie e preoccupazioni nello spirito”.

Per quanto riguarda il Lazio, le vaccinazioni negli istituti di pena dovrebbero iniziare a metà marzo, successivamente alle forze dell’ordine e al personale scolastico e universitario. Ad annunciarlo è stato, lo scorso 16 febbraio, l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, nel corso dell’audizione sul piano vaccinazioni in settima commissione consiliare permanente, Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare.