Il Garante Anastasìa: un fatto molto importante, cui spero possano seguire rapidamente gli adempimenti conseguenti.
Sono arrivati a destinazione i 400.000 euro stanziati dalla Regione Lazio per lo svolgimento di attività di mediazione culturale a beneficio dei cittadini stranieri detenuti nelle carceri del Lazio. I fondi sono stati ripartiti tra i Comuni e gli Enti capofila dei Distretti socio sanitari sede di istituti penitenziari ai quali ora spetta la responsabilità di stipulare specifici protocolli con le singole direzioni carcerarie, così da regolamentare le attività secondo le indicazioni regionali. 2625 erano gli stranieri detenuti nelle carceri del Lazio il 31 dicembre scorso, pari al 42% della popolazione detenuta, con punte del 58% a Rieti, del 59%a Civitavecchia, del 50% a Rebibbia femminile, del 53% a Regina Coeli, del 56% a Viterbo.
“Quando il Consiglio regionale mi ha affidato il compito di Garante delle persone private della libertà nel Lazio, nel mio primo giro di visite negli istituti, la prima necessità che mi è stata rappresentata da operatori e volontari, e che ho potuto riscontrare in decine di colloqui con detenuti stranieri, in particolare con quelli appena arrestati, era soprattutto questa: di far comprendere ai detenuti perché si trovassero lì e con quali diritti, e di far comprendere agli operatori quali fossero le loro necessità. Lo stanziamento deliberato dalla Giunta, dunque, è un fatto molto importante per migliaia di detenuti della Regione, cui spero possano seguire rapidamente gli adempimenti conseguenti, affidati agli enti locali nei cui territori si trovano gli istituti penitenziari”.