Il Piano nazionale anticipa le vaccinazioni nelle carceri per gli under 55

Anastasìa: "Si tratta di un deciso passo in avanti". I positivi negli istituti del Lazio sono 79, quasi tutti a Rebibbia

AstraZeneca potrà andare anche a detenuti e poliziotti under 55, secondo un ordine di priorità che potranno decidere le regioni. E’ quanto è stato stabilito nel corso della riunione del governo con le regioni e il commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, che si è svolta mercoledì 3 febbraio.

“Direi che governo e regioni cominciano ad andare nella direzione auspicata dai Garanti territoriali, oggetto anche di un’interrogazione parlamentare della senatrice Liliana Segre e di un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale del Lazio. Anche se la rimodulazione del piano nazionale vaccinale interesserà le persone detenute sotto i cinquantacinque anni di età, si tratta di un deciso passo in avanti”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Lazio, Stefano Anastasìa.  “Rinnovo il mio appello all’assessore alla Sanità della Regione Lazio, D’Amato, perché si proceda subito”, ha concluso Anastasìa il quale, proprio nei giorni scorsi aveva scritto ai dirigenti dei servizi sanitari di medicina penitenziaria della Regione Lazio, per assicurarsi una verifica della presenza negli istituti di detenuti con età superiore agli 80 anni, “al fine di informarli – scrive il Garante – della opportunità della vaccinazione e, acquisitone il consenso, dell’espletamento delle relative procedure di prenotazione”. Secondo i dati forniti dall’Amministrazione penitenziaria, alla data del 20 gennaio scorso, nelle carceri del Lazio erano presenti sette ultraottantenni (due a Rebibbia Nuovo complesso, uno a Rebibbia penale, uno a Frosinone, due a Viterbo, di cui uno ricoverato).

Il rischio contagio nelle carceri continua a destare preoccupazione, con settantanove persone detenute positive al Covid-19, secondo i dati comunicati martedì 2 febbraio dalla Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio al Garante Anastasìa. La maggior parte, 73, sono di Rebibbia, di cui sette ricoverati. Gli altri istituti di pena interessati dalla pandemia sono Regina Coeli con tre positivi al virus, Viterbo, con due ricoverati, e Cassino con un solo caso (i dati provenienti dalla Asl di Frosinone sono relativi alla settimana precedente).

Il dato nazionale: alle ore venti del primo febbraio in Italia risultavano 531 detenuti positivi al Covid-19 (di cui 28 nuovi giunti) nelle carceri italiane. Questo il dato del monitoraggio settimanale pubblicato martedì 2 febbraio alle 18 nel sito del ministero della Giustizia ( https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_27.page ). Di questi, 484 sono asintomatici, 21 i sintomatici affidati alla gestione interna agli istituti, 26 i ricoverati negli ospedali. Il ministero della Giustizia fornisce anche i dati relativi al personale di polizia penitenziaria: 599 positivi su un totale di 36.939 unità in servizio. 58 i positivi al Covid-19 tra i 4021 dipendenti e dirigenti dell’amministrazione penitenziaria.