Odontoambulanze in attività in quattro istituti penitenziari del Lazio

Progetto pilota della Regione Lazio, per l'erogazione di prestazioni extra Lea, quali protesi e altri interventi odontoiatrici gratuiti
Da sinistra: Anastasìa, Musicco, Orefici.

“Si tratta di un progetto importante che consente di integrare l’offerta di servizi garantiti dalle Asl anche con prestazioni non coperte dai Lea, quali protesi e altri interventi odontoiatrici, gratuitamente. Di particolare significato è l’integrazione dell’operato dei sanitari interni che effettuano prime visite, definendo le priorità di accesso alle prestazioni, con quelli della Simo dell’odontoambulanza”. Così, lunedì 16 giugno, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, al termine della visita alla Casa di Reclusione di Rebibbia.

Assieme alla direttrice reggente dell’istituto, Rosa Musicco, il Garante ha incontrato il professor Mauro Orefici, presidente della Società italiana maxillo-odontostomatologica (Simo), che, a seguito di un avviso pubblico della Direzione personale, enti locali e sicurezza della Regione Lazio, si è aggiudicata un contributo complessivo di 120 mila euro, nelle previsioni della legge 7/2007, per la realizzazione del progetto pilota di assistenza odontoiatrica mobile nelle strutture penitenziarie del Lazio.

Il Garante ha potuto così vedere all’opera l’odontoambulanza in uno dei cortili della Casa di reclusione di Rebibbia. Come ha spiegato il prof. Orefici, le odontoambulanze della Simo hanno operato all’Ipm Casal del Marmo, a Rebibbia Femminile, nella Casa circondariale di Frosinone, anche realizzando protesi per le persone detenute, e stanno effettuando visite ogni lunedì nella Casa di Reclusione di Rebibbia.

Al termine della visita, il Garante ha visitato il gazebo antistante l’ingresso per i colloqui dei familiari dei detenuti, realizzato su richiesta del Garante, con finanziamenti regionali.

Il Garante nell’area riservata ai familiari in attesa di poter entrare nella Casa di reclusione di Rebibbia, per i colloqui con i detenuti.