Raccolta assorbenti per il carcere femminile

Iniziativa fino al 28 maggio presso la Casa delle donne Lucha y Siesta
La Casa delle donne Lucha e Siesta a Roma.

La cooperativa sociale Pronto intervento disagio (Pid), la Casa delle donne Lucha y Siesta e l’Associazione italiana donne per lo sviluppo (Aidos) lanciano nuovamente la campagna di raccolta assorbenti per le persone detenute in carcere. La campagna, iniziata il 4 maggio, si concluderà domenica 28 maggio, Giornata mondiale dell’igiene mestruale. Gli assorbenti saranno raccolti presso la Casa delle donne Lucha Y Siesta, in via Lucio Sestio 10 a Roma, che rimarrà aperta per la raccolta tutti i lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 13,00 e durante gli eventi pomeridiani e serali. Gli assorbenti raccolti verranno consegnati in carcere e nelle strutture di accoglienza per detenute.

“A livello globale – si legge in un comunicato degli organizzatori -, sono ben 2,3 miliardi le persone che non hanno accesso a servizi igienicosanitari di base, in molte aree povere solo il 27% della popolazione ha modo di lavarsi le mani con acqua e sapone nella propria abitazione e in diversi paesi non c’è disponibilità o facilità di accesso agli assorbenti. Per chi vive in queste condizioni l’igiene mestruale rappresenta un problema che comporta rischi per la salute e che può causare esclusione sociale, assenza da scuola e dal posto di lavoro, fino allo stigma.
Gli assorbenti continuano ad essere una delle voci più pesanti nel pay gap tra uomini e donne, non sono considerati beni di prima necessità. Questo accade anche in carcere, istituzione totale pensata al maschile e mai pienamente adeguata nonostante regolamentazioni interne tese a ‘favorire l’espressione di quegli aspetti della personalità fondati sulla differenza di genere’. Gli assorbenti, così come altri prodotti consentiti, possono essere acquistati attraverso il cosiddetto ‘sopravvitto’, una sorta di negozio interno all’istituto penitenziario. Al sopravvitto però possono accedere solo coloro che hanno dei soldi sul conto corrente interno, chi non ha
possibilità economica e di conseguenza non può acquistare, deve accontentarsi degli assorbenti
forniti dall’amministrazione penitenziaria che, se non trascura questo aspetto, non garantisce però la scelta di un modello, di una marca o le quantità necessarie di assorbenti in base alle singole esigenze. Non avere accesso o avere limitate possibilità di scelta ai prodotti per l’igiene mestruale vuol dire violare il diritto umano alla dignità. Serve abbattere gli stereotipi e fare in modo che si abbia una gestione autonoma e sana del ciclo mestruale.
Si possono donare assorbenti classici di qualsiasi marca e modello e gli slip assorbenti, mentre i tamponi in carcere non possono entrare”.

Pid – Pronto intervento disagio è una cooperativa sociale che dal 1998 lavora per favorire l’inserimento sociale e
lavorativo di persone detenute ed ex detenute attraverso progetti di ascolto, orientamento, inserimento, formazione ed accoglienza.

Aidos – Associazione italiana donne per lo sviluppo è una organizzazione che lavora dal 1981 per i diritti, la dignità e la libertà di scelta di donne e ragazze nel mondo.

Casa delle donne Lucha y Siesta – dal 2008 è “un luogo materiale e simbolico di autodeterminazione delle donne contro ogni discriminazione e violenza di genere. Un progetto ibrido tra casa rifugio, casa di semiautonomia e centro antiviolenza nato dalla lotta e dall’autorganizzazione delle donne”.