Protocollo d’intesa UnitelmaSapienza-Dipartimento giustizia minorile

Sottoscritto l'accordo per l’erogazione di due borse di studio per giovani in esecuzione penale minorile nel corso dell'evento conclusivo del progetto "Rigenera"
Sangermano e Botta firmano il protocollo d'intesa. In primo piano Anastasìa.

“L’impegno delle università nei percorsi di recupero delle persone in esecuzione penale, anche attraverso innovativi progetti di terza missione come questo, inverano la responsabilità repubblicana a cui l’articolo 27 della Costituzione che chiama tutti gli attori, individuali e collettivi, istituzionali e del privato-sociale, operanti nello spazio pubblico”. Così il Garante delle persone detenute della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, nel corso del suo intervento all’evento conclusivo del progetto di Terza Missione di UnitelmaSapienza, “Rigenera”,  che si è svolto lunedì 23 giugno a Roma.

Anastasìa, che è professore di filosofia del diritto a UnitelmaSapienza, si è detto onorato di partecipare all’evento orgoglioso del suo ateneo che ha voluto avere una parte in un progetto rivolto al recupero di persone in esecuzione penale.

Finanziato con fondi dipartimentali dell’ateneo romano e coordinato dal professor Piergiuseppe Morone, il progetto “Rigenera” nasce per attivare percorsi educativi, formativi e di connessione sociale rivolti a giovani sottoposti a misure restrittive della libertà personale, ospiti presso la Comunità ministeriale del Centro di giustizia minorile di Catanzaro, attraverso lo studio .

Nella prima parte dell’evento, il rettore di UnitelmaSapienza, Bruno Botta, e il Capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano, hanno firmato un protocollo d’intesa che prevede l’erogazione di due borse di studio per giovani in esecuzione penale minorile che copriranno l’intera tassa d’iscrizione fino all’eventuale secondo anno fuoricorso.

Sono intervenuti, tra gli altri: Valerio Maio, prorettore alla Terza missione; Valeria Cavalletti, dirigente del Centro di giustizia minorile di Catanzaro.

Nel corso della mattinata, alcuni ragazzi del centro hanno presentato i risultati del lavoro svolto nell’ambito del progetto, tra cui un e-book sul tema dell’economia circolare e degli sprechi alimentari. L’iniziativa si è conclusa con un intervento sul ruolo della bioeconomia circolare nei processi di rigenerazione sociale.

Un momento del convegno, Da sinistra: Anastasìa, Sangermano, Botta, Morone, Maio.