Ago e filo per la legalità nel Laboratorio del Rovescio di Cassino

Nella sartoria, inaugurata dal prefetto di Frosinone, lavorano donne detenute nel carcere di Rebibbia, nell’ambito di un progetto di reinserimento

 

È partito a Cassino il ‘Laboratorio del Rovescio’, sartoria della legalità. Inaugurato dal prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli, il laboratorio è nato è nato come progetto di reinserimento sociale e occupazionale di donne in condizioni di disagio, oggi dà lavoro a detenute del carcere di Rebibbia, in collaborazione con il garante dei detenuti per la regione Lazio.

Valorizzazione della creatività, promozione dell’impresa sociale, prospettiva di un futuro migliore per persone «che hanno avuto vite non facili e poche opportunità di inserimento sociale e lavorativo», è questo, ha osservato il prefetto nel discorso di inaugurazione, il valore aggiunto dell’iniziativa che, nel territorio, si aggiunge al ristorante ‘Civico sociale’, inaugurato alcuni mesi fa, sul fronte dell’impegno per la legalità.

Con l’attività nel laboratorio, partito grazie al finanziamento per iniziative di carattere sociale della Banca popolare di Cassino, le lavoratrici oltre a poter mantenere le proprie famiglie, «prenderanno consapevolezza del fatto che le ‘cuciture storte’ della loro esistenza si possono corregere» ha detto ancora Zarrilli. All’inaugurazione hanno partecipato il garante dei detenuti per il Lazio Angiolo Marroni, il questore Filippo Santarelli, il comandante provinciale dei Carabinieri Giuseppe Tuccio, per la Guardia di Finanza il tenente colonnello Massimiliano Fortino, il consigliere comunale Igor Fonte. (notizia tratta da www.interno.it)