“Saluto decisamente con favore le affermazioni dell’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, il quale, in un’intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica, ha dichiarato che è già pronto un piano carceri e che quando arriverà Johnson&Johnson, la priorità assoluta sarà data a personale e detenuti”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, il quale durante la pandemia ha più volte rappresentato alle istituzioni la necessità di anticipare le vaccinazioni negli istituti di pena.
“D’altronde – prosegue Anastasìa – la situazione può precipitare in qualsiasi momento: i casi di positive al virus nel carcere femminile di Rebibbia sono arrivati a 55, ma potrebbero ancora aumentare, così pure negli altri istituti di pena del Lazio, colpiti da focolai nei mesi scorsi”.
Solo pochi giorni fa, il 29 marzo, le detenute positive al virus nel carcere femminile di Rebibbia erano 25, secondo i dati comunicati al Garante dei detenuti dalla Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria – Area rete integrata del territorio. Due i casi nel Nuovo complesso e sette casi nella casa di reclusione, sempre di Rebibbia. Tre i casi a Regina Coeli, e due a Civitavecchia, per un totale di 39 casi nel Lazio, sempre al 29 marzo. Solo una settimana prima, il 22 marzo, nei 14 istituti di pena del Lazio risultavano 19 positivi al coronavirus in tutto.