Carcere e affettività, un binomio possibile

Intervento del Garante Anastasìa al convegno "La fragilità nelle famiglie"
Il Garante Anastasìa durante il suo intervento al convegno "La fragilità delle famiglie".

Giovedì 13 ottobre si è tenuto nella Curia vescovile di Cassino il convegno “La fragilità nelle famiglie”, promosso dall’università di Cassino e del Lazio meridionale e dall’osservatorio del diritto di famiglia con l’Ordine degli avvocati di Cassino e la Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (Cnupp).

Un incontro dai profili innovativi, vista la commistione fra due mondi che finora hanno dialogato raramente: il diritto di famiglia e quello penitenziario, nato dall’esigenza di approfondire la riforma del diritto di famiglia, cercando di capire se si possa realizzare una rete di supporto alla genitorialità delle persone recluse, capace di proteggere insieme genitori e bambini dalla frattura della carcerazione. L’idea nasce da una ricerca su Affettività e carcere, condotta dalla dottoressa Sarah Grieco dell’università di Cassino, con il supporto del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio e della presidenza del Consiglio regionale del Lazio.

“Abbiamo voluto sottolineare l’importanza di connettere istituzioni che spesso hanno difficoltà a dialogare: magistratura minorile, amministrazione penitenziaria e servizi sociali. Un lavoro sinergico tra queste realtà può creare una rete di protezione attorno ai minori che vivono situazioni di fragilità, legate alla condizione di detenzione dei propri genitori: i figli invisibili vittime di spazi, luoghi e tempi non adeguati a sostenere relazioni affettive significative”.  Così il Garante, Stefano Anastasìa, intervenuto su “Affettività e carcere, un binomio possibile”, sottolineando anche i recenti passi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria in tal senso.

“Ci auguriamo di aver gettato le basi per soluzioni innovative che sappiano sfruttare al meglio le grandi potenzialità che la riforma offre. A partire dalla prossimità delle nuove sezioni del tribunale delle persone, a cui, però, deve corrispondere una territorialità dell’esecuzione della pena che ancora stenta a essere attuata”. Così, le organizzatrici del convegno Sarah Grieco e Alessia Russo. All’incontro, tra gli altri, hanno partecipato la presidente del Consiglio nazionale forense, Maria Masi, il presidente della Cnupp, Franco Prina, e Pasquale Bronzo, docente di procedura penale all’università di Roma Sapienza.

I partecipanti al convegno “La fragilità delle famiglie”