Coronavirus. REMS. Restituire ai pazienti delle Residenze di Palombara Sabina la possibilità di usufruire di uno spazio aperto

Restituire ai pazienti delle REMS di Palombara Sabina la possibilità di usufruire di uno spazio aperto, a fronte del regime di restrizione della libertà a cui sono sottoposti.

Così il Garante delle persone private della libertà della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, è intervenuto sulla decisione di bloccare i lavori per delimitare uno spazio dell’area del parcheggio della Casa della Salute di Palombara Sabina per consentire ai 40 pazienti psichiatrici distribuiti nelle due REMS, le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, di usufruirne.

I lavori di perimetrazione di una parte del parcheggio della Casa della Salute sono stati bloccati lo scorso 25 marzo per la mancanza di autorizzazione. Secondo la Polizia locale, come riportato da Tiburno.tv, la Asl aveva presentato una semplice Cila, Comunicazione inizio lavori asseverata, al posto di una Scia, Segnalazione certificata di inizio attività, che sostituisce ogni atto di autorizzazione, licenza, permesso, nulla osta il cui rilascio dipenda esclusivamente dall’accertamento dei requisiti. A quel punto, il dirigente all’Urbanistica Paolo Caracciolo ha sospeso tutto in attesa dell’istruttoria.

L’intervento nel parcheggio era stato disposto il 18 marzo dal Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Giuseppe Nicolò per far fronte alle misure imposte ai detenuti delle REMS, che da un mese non possono più godere dello spazio al terzo piano dell’ospedale senza pareti né sbarre dedicato alla ricreazione, per la prevenzione del contagio da Coronavirus.

Dopo il blocco dei lavori il Garante della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, ha scritto al Direttore Generale Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito, e per conoscenza al sindaco di Palombara Sabina, Alessandro Palombi.

“Ho avuto notizia – ha scritto il Garante delle persone private della libertà del Lazio – della decisione di delimitare uno spazio dell’area del parcheggio della Casa della Salute di Palombara Sabina per consentire ai pazienti delle REMS di usufruirne. La ringrazio per questo intervento, che renderà finalmente realizzabile quanto disposto dalla normativa relativamente alla necessità che i pazienti possano usufruire di uno spazio aperto, a fronte del regime di restrizione della libertà a cui sono sottoposti”.

“Questa esigenza – ha aggiunto Stefano Anastasìa – si fa sentire in maniera anche più importante in questo momento di emergenza sanitaria, in cui sono state necessariamente sospese anche le poche uscite consentite ad alcuni pazienti con cadenza settimanale nel territorio circostante la struttura. Ho avuto però anche notizia dell’improvvisa interruzione dei lavori, in data 25.03.2020, su richiesta della Polizia municipale di Palombara Sabina”.

“Se, come mi pare, non vi sono impedimenti formali alla loro esecuzione – ha concluso il Garante della Regione Lazio – mi auguro che i lavori già avviati possano riprendere e terminare nel più breve tempo possibile, a fronte dell’urgenza e dell’importanza rivestita dalla loro realizzazione”.

Urgenza avvertita dagli stessi utenti delle REMS che hanno sottolineato il problema rivolgendosi al Direttore Generale e al Direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl Roma 5 e all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio.

“Con la presente – hanno scritto gli utenti delle REMS – richiediamo di poter tornare ad usufruire degli spazi del parcheggio della Casa della Salute di Palombara Sabina; tale luogo rappresenta un’importante valvola di sfogo e la possibilità di beneficiare di spazi ed aria aperta contribuisce al nostro benessere e ad alleviare le sofferenze legate alla privazione della libertà”.

“Ricordiamo – si legge ancora nella lettera degli utenti della REMS – che a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus sono temporaneamente sospesi i permessi e le attività esterne, e quindi appare ancora più importante per noi la possibilità di sfruttare questi spazi. Ci auguriamo che i lavori di adeguamento dell’area del parcheggio, attualmente bloccati per cause a noi ignote, possano riprendere e concludersi in tempi rapidi”.