Covid-19. 77 detenuti positivi nelle carceri del Lazio. Anastasìa scrive a D’Amato

Il generale Figliuolo annuncia la ripresa della campagna vaccinale a livello nazionale. Il Garante auspica che i vaccini possano raggiungere tutte le persone detenute e tutto il personale operante negli istituti penitenziari
Lo spazio lavanderia della sezione femminile del carcere di Rebibbia di Roma. Foto di Francesca Pompei

Le detenute positive al coronavirus nel carcere femminile di Rebibbia questa settimana sono 61, nove in meno rispetto a lunedì scorso. Un caso nella casa di reclusione, sempre di Rebibbia, un caso a Regina Coeli e 14 a Civitavecchia nuovo complesso, per un totale di 77 detenuti positivi nel Lazio. Sono questi i dati al 19 aprile, comunicati al Garante dei detenuti dalla Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria – Area rete integrata del territorio. Non risultano ricoverati alla stessa data. Lunedì scorso, nei 14 istituti di pena del Lazio risultavano 89 positivi in tutto.

Il Covid-19 nei 14 istituti di pena del Lazio. Elaborazione grafica su dati della Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria – Area rete integrata del territorio.

Si ha notizia della ripresa delle vaccinazioni nelle carceri “per mettere in sicurezza il comparto”. Lo ha deciso, d’intesa con il ministero della Salute, la struttura del Commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, sottolineando che le somministrazioni procederanno “parallelamente” a quelle delle categorie prioritarie, vale a dire over 80, fragili, fasce d’età 70-79 e 60-69. Le vaccinazioni interesseranno “il personale della polizia penitenziaria e i detenuti negli istituti penitenziari non ancora sottoposti alla prima somministrazione tenendo in considerazione anche il personale amministrativo che opera in presenza”.

Nelle more della decisione delle competenti autorità europee (Ema) e nazionali (Aifa) sul vaccino monodose Johnson & Johnson, da tempo prescelto per la campagna vaccinale nelle carceri del Lazio, il Garante Anastasìa ha scritto all’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, raccomandando che essa possa raggiungere tutti i detenuti e tutto il personale a diverso titolo operante negli istituti penitenziari.

Il dato nazionale

Su scala nazionale i vaccinati tra i 52.466 detenuti nelle carceri italiane il 12 aprile erano 8.485. Questo è il dato riportato nel sito del ministero della Giustizia, assieme ai numeri della diffusione del coronavirus: 821 le persone detenute positive, due in meno rispetto al 5 aprile, quando erano 458. Gli asintomatici erano 787, 13 i sintomatici gestiti all’interno degli istituti, 21 i ricoverati. Più massiccia appare la campagna vaccinale tra il personale della polizia penitenziaria: 15.998 unità di personale avviate alla vaccinazione su un totale di 36.939, sempre al 12 aprile. 573 i positivi al virus. Tra le 4021 unità di personale amministrativo e dirigenziale, 41 persone risultavano positive al virus. I dati nazionali sono pubblicati nel sito del ministero della Giustizia con cadenza settimanale, ogni martedì dopo le ore 17, e sono quelli aggiornati alla sera del giorno prima.

Il Covid-19 nei 14 istituti di pena del Lazio. Elaborazione grafica su dati della Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria – Area rete integrata del territorio.