Ex carcere Santo Stefano-Ventotene: al via i lavori di messa in sicurezza e restauro

Riunito il tavolo istituzionale permanente con la commissaria Silvia Costa
Uno scatto dall'alto sull'ex carcere borbonico di Ventotene.

L’ex carcere borbonico sull’isola di Santo Stefano e l’isola di Ventotene.

Si è tenuto la scorsa settimana il tavolo istituzionale permanente del Cis Santo Stefano-Ventotene, cui hanno partecipato tutte le amministrazioni sottoscrittrici, insieme al soggetto attuatore Invitalia, alla Prefettura di Latina e alla Soprintendente dei beni culturali delle Province di Latina e di Frosinone.

Il Tavolo, l’ultimo del secondo mandato commissariale di Silvia Costa, si è aperto con il ricordo di David Sassoli da parte della commissaria, che ha sottolineato come “l’avere intitolato il progetto Ventotene per il recupero dell’ex carcere di Santo Stefano al presidente del parlamento europeo David Sassoli ci responsabilizza ancora di più nel lavorare al meglio per restituire questo bene ai giovani della Next Gen Eu”.

Durante la riunione, Invitalia ha aggiornato il Tavolo sull’avanzamento del programma degli interventi previsti dal Cis e in particolare sul concorso internazionale per la progettazione preliminare dell’intervento di recupero e di rifunzionalizzazione dell’ex carcere, giunto alle sue fasi finali. La Commissione giudicatrice, presieduta dall’architetto Mario Cucinella, sta infatti per concludere il proprio lavoro con designazione del vincitore del concorso, che, dopo le verifiche del possesso di requisiti di ammissione al concorso, potrà essere chiamato ad apportare al progetto le modifiche richieste da Invitalia, anche in base alle indicazioni e alle linee guida della Commissaria.

Il prossimo 3 febbraio è prevista la consegna dei lavori di messa in sicurezza e parziale restauro conservativo del Panopticon che prevede, innanzitutto, l’esecuzione dei rilievi e delle indagini preordinate al vero e proprio avvio dei lavori, che si protrarranno fino al 2023.

Rispetto all’iter della procedura Via riguardante la realizzazione dell’approdo nello scalo della Marinella, la commissaria ha riferito di aver ricevuto il parere tecnico istruttorio rilasciato dalla Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della Cultura che è favorevole alla realizzazione del progetto di approdo, con specifiche  prescrizioni. Anche il parere della Commissione tecnica Via/Vas del MiTE, non ancora ufficialmente pervenuto alla Commissaria, ma riportato nei suoi elementi essenziali nel parere del MiC, è favorevole con altre prescrizioni. L’auspicio espresso dalla Commissaria al Tavolo è che nel Decreto interministeriale che concluderà la procedura Via le prescrizioni siano chiare, coerenti e ben definite per poter ottemperare alle prescrizioni nel successivo sviluppo della progettazione dell’approdo senza incertezze e spazi di ambiguità.