Giovedì 3 agosto il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, si è recato nella Casa circondariale di Latina, per incontrare la nuova direttrice, Pia Paola Palmieri, e discutere dei problemi dell’istituto e di un paio di casi di persone lì ospitate con problemi di salute mentale. Nell’occasione, Anastasìa ha visitato anche il laboratorio di arte e ceramica, che impegna una decina di detenute della sezione di Alta sicurezza. Proprio il cortile della sezione femminile di alta sicurezza sarà destinatario di un intervento di recupero e qualificazione finanziato dalla Regione a valere sui contributi in conto capitale previsti dalla legge 7/2007.
L’istituto, ubicato all’interno del tessuto urbano, è stato costruito negli anni Trenta. Ospita detenuti uomini e donne per diverse tipologie di reato (alta sicurezza, comuni di media sicurezza, precauzionali) con condanne definitive e in attesa di primo giudizio. Secondo quanto riportato nel sito del ministero della Giustizia, la capienza regolamentare è di 77 posti, di cui uno non disponibile. Le persone detenute presenti sono 123.