Il Garante e le Donne del Muro Alto incontrano le scolaresche

Matinée riservata alle scuole per Ramona e Giulietta al Teatro Spazio Rossellini
Il Garante Anastasìa sul palco del Teatro Spazio Rossellini con le attrici della compagnia "Le Donne del Muro Alto".

“In carcere c’è tanta affettività tra le persone detenute, che litigano fra di loro e in qualche modo si aiutano molto tra di loro. Il problema è quando l’affettività diventa amore, e questa cosa in carcere non si vuole che ci sia tra le persone detenute. Poi ci sono i rapporti con chi sta fuori: i familiari, gli amici, le compagne, i compagni. In carcere si possono fare quei dieci minuti di telefonate alla settimana per poter parlare con il proprio marito, la propria moglie, i propri figli, il proprio fratello, la propria sorella. Dieci minuti alla settimana. La possibilità di incontrarsi, in mezzo ad altre persone, per un’ora: già l’abbraccio non si può fare”.

Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, al termine della rappresentazione “Ramona e Giulietta” delle Donne del Muro Alto, nel corso della matinée riservata alle scuole che si è svolta venerdì 5 dicembre al Teatro Spazio Rossellini di Roma. La compagnia, diretta dalla regista Francesca Tricarico e composta da attrici ex detenute e ammesse alle misure alternative, ancora una volta ha portato in scena l’amore, la rabbia e il coraggio di Ramona e Giulietta: due donne recluse che, nonostante cancelli, sbarre e pregiudizi, trovano la forza di amarsi e di gridare il loro sentimento.

“È una responsabilità di noi adulti – ha proseguito Anastasìa – che dobbiamo sperare che chi viene dopo di noi, cioè voi ragazzi, sappia cambiare anche questo modo di pensare, e cioè che se qualcuno fa qualcosa di male basta chiuderlo da qualche parte e stiamo tutti più tranquilli. E invece no: produciamo altra sofferenza; se c’è stata sofferenza prima, si genera ancora più sofferenza chiudendo una persona dietro un muro alto. Se qualcuno fa qualcosa di male c’è un altro modo di fargli capire che non lo deve fare, o che c’è qualche altro modo per chiedere scusa a chi ha fatto del male.”

La rappresentazione è stata seguita da un incontro-dibattito, interamente dedicato agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di primo e di secondo grado al quale oltre alle attrici ex detenute della compagnia e ad Anastasia, è intervenuta anche Carla Consuelo Fermariello, presidente della Commissione Scuola del Comune di Roma.

Lo spettacolo Ramona e Giulietta, scritto e allestito per la prima volta nel 2019 all’interno della Casa Circondariale femminile di Rebibbia a Roma, è una rivisitazione tragicomica in chiave queer e contemporanea della celebre opera shakespeariana. Una storia di rabbia e di coraggio, tutta al femminile, che porta sulla scena le tensioni, le dinamiche relazionali e i conflitti identitari vissuti da due donne all’interno del carcere, con i suoi tempi, i suoi spazi e le sue privazioni, a cominciare dall’affettività negata. Alcune delle attrici che, da donne libere, interpretano oggi Ramona e Giulietta sono le stesse che diedero vita allo spettacolo in carcere.

Il progetto Le Donne del Muro Alto, nato nel 2013 da un’iniziativa dell’associazione Per Ananke come progetto di attività teatrali all’interno delle carceri, dal 2021 si è esteso anche fuori dalle mura dei penitenziari con attrici ex detenute o ammesse alle misure alternative alla detenzione. Conquistando spazi e scene in cui fare esplodere la parola e il gesto teatrale come strumenti di incontro, confronto e verità. Ma anche, come dimostra proprio la storia della compagnia, come opportunità di inclusione sociale e di superamento dello stigma sociale legato alla detenzione.

Lo spettacolo, prodotto da Per Ananke ETS con il sostegno di Connecting Spheres, è interpretato da Le Donne del Muro Alto Bruna Arceri, Chiara Ferri, Betty Guevara, Giulia Massimini, Daniela Savu; le musiche sono di Gerardo Casiello e i costumi di Marina Sciarelli. La matinée del 5 dicembre è sostenuta dal Comune di Roma, Regione Lazio e ATCL.

La regista Tricarico, Anastasìa e le Donne del Muro Alto nel corso dell’incontro con le scolaresche al Teatro Spazio Rossellini.