L’equo compenso agli psicologi penitenziari

Il ministero della Giustizia ha aggiornato la tariffa oraria spettante agli esperti ex art. 80
Milano, 2 ottobre 2006 - Carcere di Bollate - Nel corridoio di una delle sezioni, alcuni detenuti accusati di reati di stupro e pedofilia seguono un programma di recupero con una equipe di psicologi (Foto di Francesco Cocco/Contrasto).

“Apprezzo il riconoscimento della qualità professionale degli psicologi da parte dell’Amministrazione penitenziaria, per le finalità di osservazione e trattamento in vista del reinserimento sociale”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, sui recenti aumenti delle tariffe orarie garantite agli psicologi consulenti dell’amministrazione per la valutazione dei detenuti. “Mi auguro che l’adeguamento delle tariffe sia sostenuto da maggiori disponibilità di bilancio, in modo da garantire lo stesso numero di ore di prestazioni professionali”, conclude il Garante.

Come si apprende dal sito dell’Ordine degli psicologi del Lazio, con Decreto n. 2 del 16 gennaio 2024 la Direzione generale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) ha aggiornato i compensi orari spettanti agli psicologi che, ai sensi dell’art. 80 dell’Ordinamento penitenziario (legge 354/1975), svolgono prestazioni professionali in convenzione al fine di ottenere un’attività di consulenza per l’osservazione e il trattamento delle persone detenute, mentre l’assistenza psicologica alle persone detenute è assicurata dagli psicologi delle Asl.

A partire dal 1 febbraio 2024 il compenso orario spettante agli psicologi penitenziari è passato da 17,63 a 30 euro lordi, oltre Iva e oneri previdenziali.

L’aggiornamento della tariffa fa seguito alle nuove disposizioni normative in materia di equo compenso, che interessano – come evidenziato dall’Ordine degli psicologi all’indomani dell’approvazione della norma – anche il ministero della Giustizia. Con l’Amministrazione penitenziaria, infatti, i professionisti esperti ex art. 80 instaurano un rapporto di consulenza, prestata dallo psicologo in regime di libera professione.

“La rideterminazione da parte del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del compenso orario previsto per le prestazioni rese dai professionisti psicologi rappresenta una buona notizia. È la conferma del fatto che la legge sull’equo compenso, seppure in vigore da pochi mesi, inizia a produrre gli effetti auspicati”. Questo il commento di Federico Conte, presidente dell’Ordine degli psicologi del Lazio.