Mostra fotografica: bambini e genitori detenuti dipingono insieme

In esposizione gli scatti sul laboratorio artistico che si è svolto nel carcere di Cassino
Dettaglio di una tela in una foto in mostra.

Un incontro per accendere i riflettori sulle vittime dimenticate del carcere: i bambini e le famiglie delle persone recluse. È questo il messaggio lanciato dalla mostra fotografica inaugurata mercoledì 6 dicembre, nel Palazzo della Cultura di Cassino. Evento finale di un progetto di inclusione sociale, attuato da Sarah Grieco e dall’associazione #Lacittachevorrei nel carcere di Cassino a partire dalla scorsa primavera, l’iniziativa si è sviluppata nel corso di un laboratorio artistico che ha coinvolto i detenuti e i loro bambini nel dipingere tele insieme e ha visto la collaborazione dell’Associazione studentesca universitaria Primavera.

Molti sono gli studenti coinvolti nei progetti penitenziari promossi dall’università di Cassino e del Lazio meridionale. Presente il sindaco di Cassino,  Enzo Salera, sono intervenute la consigliera regionale Sara Battisti e l’educatrice del carcere di Cassino, Valeria Perna. A chiudere l’evento inaugurale, è intervenuto il Garante regionale delle persone detenute del Lazio, Stefano Anastasìa, da sempre vicino con il suo ufficio a questi progetti che cercano di rendere meno sofferente la vita in carcere.

Una delle opere in mostra.

Un momento dell'evento inaugurale delle mastra a Cassino. Da sinistra: Anastasìa, Grieco, Perna.

Un momento dell’evento inaugurale delle mostra a Cassino. Da sinistra: Anastasìa, Grieco, Perna.

Foto di gruppo al termine dell’evento.