Numeri di nuovo in crescita: 5.839 detenuti nelle carceri del Lazio

Tasso d’affollamento al 128 per cento, calcolato sui posti effettivamente disponibili al 31 ottobre
Women of Rebibbia
Uno scatto di Francesca Pompei nel carcere femminile di Rebibbia.

Torna a crescere il numero dei detenuti negli istituti di pena del Lazio: 5.839 al 31 ottobre, con un tasso di affollamento pari al 112 per cento, superiore al tasso medio italiano che è del 106 per cento. Ben più alto il tasso di affollamento sui posti effettivamente disponibili che è pari al 128 per cento. Questo l’aggiornamento mensile degli uffici del Garante dei detenuti del Lazio, su dati e schede di trasparenza degli istituti del ministero della Giustizia. Si tratta del valore più alto raggiunto da aprile, dopo che, per le misure emergenziali di prevenzione della diffusione del Covid-19, c’era stato un decongestionamento abbastanza generalizzato, anche se ancora insufficiente a garantire in tutti gli istituti tassi di affollamento inferiori al 100 per cento.

Calcolando il tasso di affollamento complessivo sulla base dei posti effettivamente disponibili, la situazione appare decisamente più critica. Infatti, analizzando la situazione, sulla base della valutazione delle schede di trasparenza dei singoli istituti dove vengono segnalati anche i numeri dei posti non disponibili a causa di lavori di ristrutturazione necessari e in corso o, addirittura come succede a Cassino da marzo del 2019, per lesioni agli edifici o indisponibilità di intere sezioni o reparti, il tasso di affollamento negli istituti di pena del Lazio è, complessivamente, del 128 per cento. In particolare, risultano decisamente critiche le condizioni in alcune realtà (Latina, Civitavecchia, Regina Coeli, Rebibbia nuovo complesso, Velletri) in cui il numero di presenti è superiore al 130 per cento dei posti disponibili.