Port Royal: non si ferma l’attività teatrale nelle carceri del Lazio

Una performance artestudio. Foto di Flavio Bruno.
Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio, prevede dodici mesi di laboratori, workshop, performance teatrali
Dopo la pausa estiva, sono riprese le attività teatrali del progetto Port Royal dell’associazione culturale Artestudio. Il 22 ottobre scorso, si è concluso il workshop previsto nella Casa circondariale di Latina con il terzo e ultimo incontro di laboratorio al quale è seguita una performance con attori professionisti e partecipanti, a dimostrazione del lavoro svolto. Gli incontri, che finora si sono svolti in presenza, proseguiranno fino al 18 novembre nella Casa circondariale di Rieti, e fino al 30 novembre nella Casa circondariale di Regina Coeli a Roma. Nel caso in cui sia impossibile entrare negli istituti per l’aggravarsi della situazione Covid-19, le attività proseguiranno da remoto.Port Royal è il nome di una celebre abbazia medievale francese, ma anche luogo avventuroso nelle Antille nel diciassettesimo secolo, attraversato da pirati, bucanieri e corsari in cerca di una sorte migliore. Adesso è anche un progetto finanziato attraverso un bando pubblico del 2019, con le risorse disponibili per interventi di cui alla legge regionale 8 giugno 2007, n. 7, “Interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta della Regione Lazio”. Gli interventi sono stati proposti dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, e dal provveditore dell’Amministrazione penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise, Carmelo Cantone. Con la deliberazione n. 841/2019, la Giunta (assessorato proponente: Politiche sociali, welfare ed enti locali) ha varato un piano d’interventi a sostegno delle attività trattamentali e per interventi strutturali, prevedendo, tra l’altro, uno stanziamento di 60 mila euro per la realizzazione di laboratori teatrali e di 70 mila euro per la ristrutturazione delle sale teatro della casa di reclusione Roma Rebibbia (40 mila euro) e della casa circondariale di Velletri (30 mila euro).Di qui il progetto Port Royal di Artestudio, a cura di Riccardo Vannuccini, regista, attore, autore, studioso delle problematiche dello spettacolo. Il progetto ha la durata di dodici mesi, nel corso dei quali sono realizzati laboratori, workshop e performance teatrali negli istituti penitenziari di Regina Coeli (sezione comuni e sex offender), Viterbo (sezione comuni e sex offender), Rieti (sezione sex offender), Velletri (sezione comuni), Latina (comuni). Port Royal è finalizzato ad assicurare, tramite la partecipazione diretta della popolazione detenuta un’attività culturale stabile e continua nell’intento di contrastare il disagio e l’emarginazione sociale, migliorare la qualità della vita detentiva e favorire la crescita culturale tramite la condivisione di progetti culturali comuni.