Via libera dal Cnel al Segretariato per l’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti

Sottoscritto un accordo tra Cnel e Garante nazionale che riguarderà anche i cittadini stranieri in regime di detenzione
Un momento dell'assemblea del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.

L’assemblea del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) il 19 marzo ha approvato in via definitiva il documento di osservazioni e proposte “Memoria per l’istituzione del Segretariato permanente per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale”. E’ quanto annuncia una nota di Villa Lubin. La decisione si inserisce “nel quadro dell’accordo interistituzionale sottoscritto con il ministero della Giustizia e ha l’obiettivo di incrementare l’occupabilità dei detenuti e ridurre drasticamente la recidiva, mettendo in sinergia risorse ed expertise provenienti dalle diverse amministrazioni, dalle organizzazioni datoriali e sindacali e dal terzo settore e promuovendo in maniera sistematica istruzione, formazione e lavoro di detenuti dentro e fuori il carcere”. Sul tema è in programma il prossimo 16 aprile, presso Villa Lubin, una giornata di confronto e studio organizzata insieme al ministero della Giustizia.

”È il momento giusto – ha dichiarato il presidente Renato Brunetta – per prendere il testimone che ci consegna la cultura del Cnel su questo tema. È la chiave con cui dobbiamo guardare al futuro: essere all’altezza della straordinaria esperienza che ha segnato la storia del Cnel. Con l’assemblea di oggi abbiamo fatto un importante passo in avanti su due temi dal grande valore sociale, quello del lavoro e della formazione in carcere e quello della sicurezza sul lavoro. Due temi importanti per l’intera collettività, in cui vincono tutti, secondo la logica del win-win-win. Questo è un Cnel assolutamente vivo e in sintonia con un Paese che chiede risposte vere”.

Accordo interistituzionale Cnel-Garante nazionale

In tale contesto, Cnel e Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (Gnpl) hanno sottoscritto un accordo interistituzionale per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti. L’intesa – siglata dal presidente del Cnel Renato Brunetta e dal presidente del collegio del Garante, Maurizio Felice D’Ettore, alla presenza degli altri due membri del collegio, Irma Conti e Mario Serio – nasce sulla scorta del precedente accordo tra il Cnel e il ministero della Giustizia, finalizzata alla promozione del lavoro e della formazione in carcere, anche come strumento di riduzione della recidiva. La collaborazione, in particolare, fa riferimento all’istituzione presso il Cnel di un segretariato permanente per l’inclusione economica, sociale e lavorativa, in grado di interagire con tutte le parti sociali – datoriali, sindacali e del terzo settore – mettendo a sistema le relative reti organizzative di prossimità capillarmente ramificate sull’intero territorio nazionale.

L’accordo riguarderà anche l’ambito specifico dei cittadini stranieri in regime di detenzione, nel quadro delle attività svolte dall’Organismo nazionale di coordinamento delle politiche di integrazione degli stranieri (Onl), istituito presso il Cnel. Potranno, inoltre, essere ricompresi ulteriori campi d’intervento di comune interesse e rientranti nelle rispettive competenze, con l’obiettivo di aumentare la capacità di riabilitazione, formazione e aiuto al reinserimento sociale del sistema carcerario e dell’esecuzione della pena.

OSSERVAZIONI E PROPOSTE – ISTITUZIONE SEGRETARIATO PERMANENTE (1)

La firma dell’accordo tra Cnel e Garante nazionale. Da sinistra: Mario Serio, Felice Maurizio D’Ettore, Renato Brunetta, Irma Conti.