A Rebibbia femminile s’inaugura il Mama, il modulo per l’affettività e la maternità

Realizzato sotto la supervisione dell’architetto Renzo Piano, è destinato ai colloqui fra le detenute e i propri congiunti
Il Moma durante i lavori di montaggio.

Martedì 19 ottobre si inaugura il Mama, vale a dire il Modulo per l’affettività e la maternità, la struttura prefabbricata progettata e realizzata sotto la supervisione dell’architetto Renzo Piano, nella quale le detenute della Casa circondariale femminile di Rebibbia potranno svolgere i colloqui con i propri congiunti.

Il Mama di Rebibbia è stato disegnato da tre giovani architetti, Attilio Mazzetto, Martina Passeri e Tommaso Marenaci, vincitori di una borsa di studio messa a disposizione da Renzo Piano, diretti dalla professoressa Pisana Posocco, del Dipartimento di architettura e progetto dell’Università la Sapienza, sotto la supervisione dello stesso Renzo Piano.

Grazie alla collaborazione interistituzionale e al supporto del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), e in particolare con l’aiuto dell’architetto Ettore Barletta, con il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise, le parti del modulo sono state realizzate nella falegnameria della casa circondariale di Viterbo da un gruppo di detenuti addetti alla lavorazione, coordinati dal direttore tecnico convenzionato con l’istituto.

Alcuni detenuti, trasferiti temporaneamente a Rebibbia, hanno realizzato la messa in opera del modulo con l’aiuto di alcune detenute di Rebibbia. Gli ultimi interventi di montaggio sono stati effettuati il 27 novembre 2019, alla presenza di Renzo Piano. Dopo una lunga attesa, causata dall’emergenza Covid-19, martedì 19 ottobre finalmente l’inaugurazione.