Domani a Civitavecchia, è di scena l’Odissea

Dato il forte gradimento riscontrato alla presentazione dello spettacolo-concerto ODISSEA presso il Teatro Nati Liberi della Casa di Reclusione di Civitavecchia il 19 aprile scorso a conclusione del progetto “Le voci di dentro” finanziato dalla Regione Lazio – Enti Locali e Sicurezza, realizzato dall’Associazione Sangue Giusto e sostenuto dal Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio, per volere dello stesso Garante, Angiolo Marroni, si terrà una replica della rivisitazione omerica presso il teatro della Casa Circondariale di Civitavecchia N.C. alla presenza dei ristretti di tale istituto martedì 25 giugno alle ore 13.00.

L’evento coinvolgerà venti detenuti tra attori e musicisti della Casa di Reclusione che hanno partecipato negli ultimi cinque mesi al Laboratorio teatrale e al Laboratorio di animazione musicale e circa un centinaio di ristretti della Casa Circondariale come pubblico. Mai verificatosi fino ad oggi, questo incontro rappresenta un’i mportante occasione di apertura e di dialogo tra i due istituti, la valorizzazione delle attività artistiche-formative che vi si svolgono da anni, e una prospettiva di apertura alla città e alla società di tali risultati.Il viaggio, le avventure, la voglia di conoscere, di andare oltre il limite, le peripezie, gli ostacoli, la fiducia, il coraggio, la famiglia lontana, la prospettiva del ritorno, l’attesa. Le vicende di Ulisse hanno ispirato un lavoro di creazione collettiva dei detenuti coinvolti in cui il racconto e l’interpretazione teatrale si fondono con la composizione e l’esecuzione musicale. “Quando ho sentito la storia di Ulisse mi sono subito detto: ma questa è pure la mia storia! …perché ognuno di noi ha passato mille avventure belle o brutte che siano.

E proprio questo racconto ci fa capire che nella vita dobbiamo sempre combattere la nostra battaglia…p erché in qualsiasi cosa che fai ci devi credere e devi andare fino in fondo. Solo così anche tu come il nostro amico Ulisse puoi tornare nella tua casa”. Queste le parole di un detenuto alla scoperta del poema omerico. “Ulisse è la nostra coscienza” ha concluso il Garante alla fine dello spettacolo.