Giustizia. Sanità. Istituito nella Asl Rm5 il primo tavolo tecnico di governance delle Rems

La soddisfazione del Garante Anastasìa: “strumento importante per la riforma che ha chiuso gli Opg. Felice che ne facciano parte anche due pazienti. Auspico che il Presidente Zingaretti e il neo-assessore alla sanità, Alessio D’Amato, vogliano al più presto rinnovare l’Osservatorio regionale previsto dalla riforma dell’assistenza sanitaria in carcere tenendo conto anche della importante esperienza delle Rems”.

Nei giorni scorsi, su sollecitazione del Garante regionale delle persone private della libertà Stefano Anastasìa, il Commissario della Asl Rm 5bGiuseppe Quintavalle ha istituito il tavolo tecnico di monitoraggio e coordinamento degli interventi socio-sanitari nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Palombara Sabina e di Subiaco. Il primo del suo genere sul territorio nazionale. Del tavolo tecnico faranno parte il Direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl, gli psichiatri responsabili delle strutture, un assistente sociale Rems e il presidente della Consulta della salute mentale territoriale. Sono invitati a farne parte rappresentanti dei Garanti regionale e nazionale, della Procura della Repubblica e del Tribunale di sorveglianza. Al tavolo siederanno anche due ospiti delle Rems, eletti in rappresentanza di tutti gli altri.

“Sono davvero molto felice del fatto che il dott. Quintavalle abbia voluto dare seguito a questa mia sollecitazione e, in particolare, che abbia deciso di far sedere al tavolo anche due rappresentanti degli ospiti delle strutture”, commenta il Garante Anastasìa. “Dopo la riforma del 2008, i tavoli tecnici aziendali hanno dimostrato di essere importanti strumenti di governance dell’assistenza sanitaria in carcere. E altrettanto credo possano essere i tavoli tecnici per le Rems. Quanto e più che in carcere, per il successo della riforma che ha chiuso i manicomi criminali c’è bisogno di un efficace coordinamento tra Giustizia e Sanità e tra servizi dedicati, come quelli delle Rems, e servizi territoriali, destinati ad accogliere i pazienti in uscita dalle strutture specializzate. Spero che un’analoga iniziativa possa essere presa dalla Asl di Frosinone, nel cui territorio insistono le Rems di Ceccano e Pontecorvo, e – soprattutto – auspico che il Presidente Zingaretti e il neo-assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, vogliano al più presto rinnovare l’Osservatorio regionale previsto dalla riforma dell’assistenza sanitaria in carcere, tenendo conto anche della importante esperienza delle Rems, in modo da avere una sede di governance condivisa dell’intero settore dell’assistenza sanitaria in condizioni di privazione della libertà per motivi di giustizia”.