Da Civitavecchia il centesimo Garante territoriale delle persone detenute

E' Corrado Lancia il primo Garante cittadino del capoluogo laziale
Il Garante regionale, Anastasìa, a sinistra, e il Garante comunale di Civitavecchia, Corrado Lancia.

“Ringrazio il Sindaco Marco Piendibene e l’Amministrazione comunale di Civitavecchia per la decisione di istituire e nominare il Garante comunale dei detenuti, peraltro nella persona di Corrado Lancia, che viene da un importante percorso di impegno civile e istituzionale a fianco delle persone detenute”. Così il Garante delle persone detenute della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, alla notizia della nomina di Corrado Lancia a garante comunale.

“E’ importante – ha proseguito Anastasìa – che gli enti locali, i comuni o le province in forma aggregata, si dotino di autonome figure di garanzia delle persone private della libertà, che possano assicurare loro il pieno accesso ai servizi sociali e anagrafici e sensibilizzare le comunità locali sulle necessità degli istituti penitenziari, delle Rems e degli altri luoghi di privazione della libertà”.

Corrado Lancia.

Con la ratifica in Consiglio Comunale dello scorso 18 novembre, Civitavecchia istituisce dunque ufficialmente la figura del Garante comunale delle persone private della libertà personale. L’incarico, conferito dal Sindaco a seguito di un avviso pubblico, è stato affidato a Corrado Lancia, volontario storico della Comunità di Sant’Egidio e da circa un anno e mezzo Delegato comunale per gli istituti penitenziari cittadini.

Lancia non è solo il primo Garante nella storia della città, ma rappresenta anche il centesimo componente della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali che adesso conta 19 Garanti regionali, 8 provinciali e 73 comunali.

Il neo-garante inizia il suo mandato in un contesto complesso. Il territorio di Civitavecchia infatti ospita due realtà opposte: la Casa circondariale “G. Stefanini” e la Casa di reclusione “G. Passerini”. Con 626 persone detenute di cui 39 donne, 279 stranieri, a fronte dei 347 posti effettivamente disponibili, la Casa circondariale di Civitavecchia è tra gli istituti con il maggior tasso di affollamento nel Lazio: 180 per cento (dati al 30 novembre). Decisamente diversa invece la situazione della Casa di reclusione che, a fronte di 92 posti disponibili, ospita 80 detenuti, con un tasso di affollamento pari all’87 per cento.

Il profilo e l’impegno

Corrado Lancia porta con sé l’esperienza di sette anni di servizio in carcere , durante i quali ha costruito una fitta rete di relazioni con direzioni, educatori, associazioni di volontariato, Polizia penitenziaria e Cappellania. Tra le sue iniziative già avviate figurano laboratori formativi, percorsi di inserimento lavorativo e incontri di sensibilizzazione, come quello recente sulla giustizia riparativa con Gherardo Colombo.

“Il carcere è una priorità – sostiene  Mi riprometto di collaborare con avvocati e magistrati di sorveglianza. Sarò la voce anche degli educatori e degli agenti di Polizia penitenziaria, oggi costretti a lavorare in condizioni tali da sentirsi, spesso, reclusi nel proprio stesso luogo di lavoro”.

Lancia ha poi concluso sottolineando il valore umano del suo incarico: “Dopo sette anni di colloqui come volontario, continuerò a lavorare senza dimenticare l’importanza dell’ascolto: ascoltare, senza giudicare.”

Da sinistra: Corrado Lancia, il sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, il Garante Anastasìa, l’assessora alle politiche sociali, Antonella Maucioni.