Convegno a Roma: la tecnologia nei percorsi educativi dei detenuti ristretti

Appuntamento il 28 ottobre nel carcere femminile di Rebibbia, nell'ambito del progetto Steps
Uno scatto del reportage di Francesca Pompei nel carcere femminile di Rebibbia.
Uno scatto del reportage di Francesca Pompei nel carcere femminile di Rebibbia.

Interverrà anche il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa, al convegno nazionale “La tecnologia nei percorsi educativi per adulti ristretti” , che si svolgerà nella Casa circondariale femminile di Rebibbia, giovedì 28 ottobre, nell’ambito del progetto Steps (Supporting Ties in the Education of Prisoners) del programma ErasmusPlus per la cooperazione, l’innovazione e lo scambio di buone pratiche, promosso e finanziato dall’Unione europea.

Il progetto, nel corso dei tre anni, si è articolato in una sezione di ricognizione e indagine sull’innovazione nei percorsi per l’educazione. Tali percorsi, promossi dal Cpia1, vengono presentati e condivisi, insieme alla metodologia con cui sono stati predisposti, al termine del progetto in un evento pubblico. La Virtual Room (un visore e due joystick) collegata a un computer offline, permette di muoversi in un ambiente virtuale interattivo che somiglia ad un videogioco che coinvolge e spiazza, sposta il punto di vista sul reato proprio o altrui, favorendone l’elaborazione e il superamento verso un nuovo progetto di istruzione e di vita. La sua reale efficacia è stata monitorata e verificata dai docenti che ne hanno programmato e disciplinato l’uso.
Gli ambienti virtuali sono stati allestiti con le storie di reato, ossia narrazioni autobiografiche autentiche. Il team ha lavorato nella scuola Cpia1 presso la Casa circondariale femminile di Rebibbia a Roma. Le storie sono state scritte nel corso di un lavoro didattico e relazionale iniziato nel gruppo classe, per poi essere raccontate e raccolte in forma scritta in un processo lento e individualizzato, con una metodologia precisa e documentata in https://stepscpia1rm.blogspot.com
I testi così elaborati sono stati successivamente trattati e resi anonimi per rappresentare dei casi paradigmatici, ovvero dei tipi riferiti ai reati più frequenti. Successivamente il team di STEPs ha selezionato sei storie, tre femminili e tre maschili, inserite nella VR con un software che permette l’avvio offline.
Il progetto europeo Steps, diretto per il Cpia 1 del Lazio dalla dirigente Ornella Volpicelli e coordinato dalla prof.ssa Marina Tutino, è iniziato nel novembre del 2018 e presenta i risultati nell’evento finale di Steps durante il convegno.

http://steps.eepek.gr https://www.facebook.com/supportprisoners

Il programma provvisorio del convegno