Né pranzo, né cena!

Ad un mese dalla tragedia avvenuta a Rebibbia femminile, i detenuti di tutto il Polo carcerario domenica si asterranno dal cibo, in ricordo dei due bambini e per esprimere vicinanza alla madre

Domenica 14 ottobre le detenute e i detenuti di Rebibbia si asterranno dal mangiare, per non dimencare quanto avvenuto un mese fa al reparto Nido del femminile di Rebibbia, che ha portato l’uccisione da parte di Alice dei suoi due piccoli bimbi.

L’iniziativa, partita dai detenuti della Redazione di Radio Rebibbia N. c., vuole mantenere viva e alta l’attenzione sulla questione delle mamme in carcere con bambini piccoli, riproponendo a opinione pubblica, legislatori e forze sociali il problema dei bambini in carcere, questione di civiltà, ma soprattutto umanitaria. “Vorremmo solo ricordare che segregare una madre con bambini piccoli e piccolissimi in una cella va contro le leggi del buon senso. Dell’umanità.”

Ponendo la necessità di riavviare una profonda riflessione sulle cause che sono alla base di questa tragedia, prima su tutte il fatto che, nonostante la legge e l’esistenza di luoghi alternativi al carcere, ancora oggi vi sono bambini nelle carceri italiane.

“La popolazione detenuta di Rebibbia propone una protesta assolutamente pacifica astenendosi dal vitto per domenica 14 ottobre 2018, un piccolo sacrificio collettivo volto a sensibilizzare gli animi, come gesto di solidarietà verso le mamme e i bambini che vivono ancora nelle stesse circostanze”