Individuare, attraverso un’attività di analisi e informazione delle condizioni di vita all’interno del carcere, quali sono le problematiche che rendono difficoltoso il pieno godimento dei diritti delle persone private della libertà personale. È quanto prevede un protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 31 marzo dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio e dall’associazione Antigone. Il documento mira, in particolare, a supportare le attività di monitoraggio e di analisi con i mezzi, le risorse e le conoscenze dello “Sportello per i diritti”, il servizio attivato da Antigone nel 2010 all’interno del nuovo complesso della Casa circondariale di Rebibbia per offrire supporto ai detenuti attraverso attività di informazione, di aiuto nella presentazione di istanze o reclami e di invio di segnalazioni alle istituzioni interessate.
Secondo quanto prevede il protocollo d’intesa, lo Sportello per i diritti assicurerà assistenza ai detenuti che ne facciano richiesta per orientarli sui loro diritti e, se necessario, si occuperà di inviare segnalazioni e solleciti agli uffici competenti, coinvolgendo il Garante nel caso di mancato riscontro da parte delle amministrazioni interpellate. Lo Sportello, poi, interesserà direttamente Il Garante nel caso di problemi di estrema urgenza o importanza e comunicherà tempestivamente tutte le problematiche di natura generale che riguardino la struttura. Infine, relazionerà periodicamente sullo stato di soddisfazione dei diritti fondamentali delle persone detenute. Il protocollo non comporterà oneri economici per le parti.