Con i tre che si sono verificati in queste primi dieci giorni di giugno, sono 303 i suicidi accertati dal 1 gennaio 2020 al 10 giugno di quest’anno. Il numero massimo di 83 suicidi si è verificato nel 2022: il numero più elevato degli ultimi vent’anni. Quest’anno dunque sono 39 i suicidi accertati finora in Italia. A questi probabilmente si aggiungerebbe il 23enne marocchino ristretto nella Casa circondariale di San Vittore a Milano il quale, giovedì 6 giugno, si sarebbe tolto la vita volontariamente inalando del gas dalla bomboletta di un fornello da campo. Secondo un’altra ipotesi, invece, il giovane avrebbe cercato di procurarsi effetti allucinogeni e non avrebbe avuto, quindi, la volontà di uccidersi. Si tratterebbe, se l’ipotesi suicidio dovesse essere confermata, del quarantesimo recluso che si è dato la morte dall’inizio dell’anno.
Nel Lazio il numero complessivo di suicidi è stato pari a 27 dal 1 gennaio 2020 che colloca la nostra regione al terzo posto in Italia, dopo Lombardia e Campania. In particolare, va sottolineato che nel 2022 ci sono stati sette suicidi e nel 2023 sei suicidi nel Lazio e che quest’anno sono già due quelli accertati, più un suicidio nel Cpr di Ponte Galeria.
Guardando, inoltre, al dettaglio degli eventi che si sono verificati nei singoli istituti risulta evidente la drammatica situazione di Regina Coeli che con i 15 suicidi accertati si colloca al primo posto tra tutti gli istituti penitenziari d’Italia seguito da Torino con 12.
Va inoltre sottolineata anche la forte relazione tra tassi di sovraffollamento e numero di eventi critici: infatti dei dieci penitenziari con maggior numero di suicidi, ben nove presentano tassi di affollamento effettivo superiori al 130%.