Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) diffusi dal ministero della Giustizia alla fine del mese di ottobre, il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio è pari a 6.453 con un incremento 72 unità rispetto ai 6.381 del mese precedente (+1,2%).
Dall’inizio di quest’anno il numero detenuti è cresciuto di 520 unità, valore che corrisponde a un incremento dell’8,8%. Tale tasso di incremento è significativamente superiore al dato nazionale Paese che è stato nei dieci mesi mesi di quest’anno del 6,3%.
Nonostante l’aumento di posti disponibili che si è registrato in settembre, dai 4.748 di fine agosto a 4.798 di fine settembre, il tasso di affollamento sulla capienza regolamentare dichiarata dal ministero è comunque cresciuto passando dal 121% al 123% in regione. Se però tale indicatore venisse calcolato sul numero effettivo di posti disponibili si otterrebbe il valore di 135%. Destano particolare preoccupazione da diverso tempo le situazioni che si registrano in ben sette istituti penitenziari su quattordici nella nostra regione che presentano tassi effettivi di affollamento superiori al 140%.
In particolare va sottolineata la grave situazione del carcere di Regina Coeli che, non solo fa registrare un tasso di affollamento del 173% che lo colloca tra i primi quindici istituti penitenziari per tasso di affollamento in Italia e che detiene anche il triste primato dei suicidi: quattro finora accertati da inizio anno e un decesso di cui ancora si devono stabilire con certezza le cause.
La situazione regionale non è difforme da quanto avviene in molti altri istituti del nostro Paese dove oltre 100 istituti penitenziari sui 190 del Paese presentano tassi di affollamento effettivi superiori al 125%.
La situazione in Italia
A livello nazionale, sempre rispetto all’inizio dell’anno, la crescita del numero di detenuti presenti è stata pari a 3.519 unità e in percentuale del 6,3%; il tasso di affollamento ha raggiunto il 116,5% calcolato sulla capienza ufficiale e il 125,4% sul numero di posti effettivamente disponibili.
Complessivamente i detenuti presenti in Italia a fine settembre sono 58.987 e ben 18 su 20 sono le regioni in cui il tasso di affollamento effettivo supera la soglia del 100%.
Si conferma la tendenza all’incremento dei detenuti in attesa di giudizio che si è si sta verificando soprattutto nel Lazio. Infatti il loro numero, che era di 915 a fine agosto, è cresciuto di 154 unità in due mesi (+16,9%) e ha superato abbondantemente le 1.000 unità attestandosi sul valore di 1.069.
Conseguentemente anche la relativa percentuale sul totale della popolazione detenuta è decisamente cresciuta, passando dal 14,5% di fine agosto all’attuale 16,6% e tale valore risulta oggi decisamente superiore al 15,9% che si registra a livello nazionale.
I detenuti stranieri costituiscono il 37,6% della popolazione detenuta in regione a fronte del 31,5% che si registra in tutta Italia. Anche su questo versante si registra quindi un notevole incremento.
In un mese gli stranieri detenuti negli istituti penitenziari del Lazio sono aumentati di 52 unità corrispondenti a una percentuale del 2%.
Nella valutazione sui numeri dei detenuti stranieri bisogna tenere in considerazione anche il fatto che gli incrementi delle persone straniere in attesa di giudizio sono sempre superiori a quelli che si registrano, in proporzione, tra gli italiani. In questo mese infatti, i detenuti stranieri in attesa di giudizio sono aumentati di 45 unità corrispondenti a un tasso del 10,3%; tra la popolazione detenuta di nazionalità italiana il tasso di crescita dei detenuti in attesa di primo giudizio, questo mese è stato del 6,4%.
