Il Dap al 30 aprile: affollamento al 147% nella nostra regione e al 133% in Italia

La percentuale di donne detenute nel Lazio tocca il 7 per cento, a fronte di una media nazionale del 3,8 per cento
Roma, novembre 2002 - Casa di reclusione di Rebibbia - Sezione nido - La figlia di una detenuta in cortile (Foto di Francesco Cocco/Contrasto)

In base agli ultimi aggiornamenti dei dati pubblicati sul sito del ministero della Giustizia il 5 maggio e relativi alla fine del mese di aprile, il tasso di affollamento nazionale è del 133,5% ed è cresciuto in confronto al 132,8% del mese precedente.

Rispetto all’inizio dell’anno, il numero dei detenuti è cresciuto di quasi 600 unità per un tasso dello 0,9%.  Si tratta di una variazione di poco inferiore a quella che si era verificata in tutto il corso del 2024 (il tasso complessivo era stato dell’1%).

Quindi, a dispetto dell’attenzione mediatica di questi mesi e nonostante l’emozione generata dalle ultime iniziative e volontà del Pontefice, la situazione dei penitenziari del nostro Paese non solo non migliora ma tende ad acutizzarsi in maniera sempre più accentuata.

Guardando più in generale alle condizioni che si rilevano nelle singole regioni soltanto in due casi i tassi di sovraffollamento sono inferiori al 100%, si tratta di Sardegna e Valle D’Aosta. D’altro canto continuano a essere tre – Lombardia, Veneto, Puglia– quelle in cui il numero dei presenti è superiore al 150% dei posti disponibili. Va anche sottolineato che la regione Lazio nella graduatoria dei tassi di affollamento si posiziona al sesto posto e quindi immediatamente a ridosso del gruppo di testa in questa poco edificante classifica. In questo contesto c’è almeno la notizia di una piccola riduzione del numero dei bambini rinchiusi assieme alle loro madri che è passato da 15 a 11.

Per quanto attiene ai tassi di affollamento carcerario per singoli istituto sono 151 su 189 i penitenziari in tutta Italia in cui il numero dei presenti è superiore ai posti effettivamente disponibili e sono 56 quelli in cui tasso di affollamento supera il 150%.

La situazione nel Lazio

Quanto alla nostra regione i presenti registrati a fine aprile 6.676, cinquantasei in meno rispetto a inizio anno. Il tasso di affollamento rimane comunque costante al 147% anche perché si è verificata anche una riduzione di trenta posti effettivamente disponibili nelle ultime settimane. La percentuale di donne detenute nel Lazio tocca per la prima volta il 7 per cento, a fronte di una media nazionale del 3,8 per cento.

Scorrendo la graduatoria dei tassi di affollamento per singolo istituto, questo mese sono due le strutture nel Lazio che si collocano ai primi venti posti nel panorama nazionale: Regina Coeli con un tasso che continua a essere vicino al 200% (a fine dicembre era del 185,7%) e Civitavecchia Nuovo Complesso (177,5%) (a fine dicembre era del 170%).

Sempre riferendoci alla nostra regione nella metà dei 14 gli istituti penitenziari del territorio i tassi di affollamento superano il 150%.

tabelle 5 maggio 2025

 

 


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