Le statistiche di riepilogo semestrale pubblicate alla fine del mese di febbraio dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) consentono di fare il punto sulla situazione e sulle dinamiche della popolazione detenuta.
Di particolare interesse sono i dati relativi agli ingressi in carcere e alla distribuzione delle persone ristrette per posizione giuridica, durata delle pene inflitte e residue.
La prima considerazione di base riguarda il fatto che, dopo un periodo di costante diminuzione della popolazione detenuta, durato circa un anno e mezzo e iniziato nei mesi più critici della pandemia da Covid 19, il numero di detenuti in Italia e nel Lazio è tornato crescere in maniera consistente per tutto il corso del 2022.
In Italia la tendenza alla crescita si è manifestata già a partire dal dicembre 2020 ed è proseguita a fasi alterne per tutto il 2021, per poi consolidarsi ulteriormente nel 2022.
In termini relativi il numero degli ingressi in carcere dalla libertà nel secondo semestre 2022 ha fatto registrare un tasso del +14,3% nel Lazio e del +5,1% in Italia. Va tuttavia segnalato anche che il numero degli ingressi in carcere nel 2022 sia nel Lazio che nel resto del Paese è stato comunque inferiore a quello che si era registrato nel 2019.
Il maggiore incremento delle persone presenti in carcere, in termini relativi, nell’intero Paese ha riguardato soprattutto i detenuti con pene definitive. Infatti, le persone che devono scontare pene superiori ai cinque anni sono aumentate nel 2022 del 5% mentre il numero di chi deve scontare pene inferiori a tale soglia è cresciuto del 9%. D’altro canto, le presenze di detenuti in attesa di giudizio sono rimaste stabili e si sono ridotte (del 9%) quelle delle persone con condanne non definitive.
Nel Lazio le dinamiche risultano più intense sia per quanto riguarda i detenuti con pene superiori ai cinque anni che sono cresciuti del 6% sia per coloro che devono scontare condanne di minore entità che hanno fatto registrare un tasso di crescita del 12%. Sono anche cresciute le presenze delle persone in attesa di giudizio, del 12%, mentre sono diminuiti i numeri dei condannati non definitivi (del 5%).
Passando a valutare le presenze dei detenuti in base alla pena residua e prestando particolare attenzione a coloro ai quali mancano meno di due anni da scontare nei 14 istituti penitenziari del Lazio, va sottolineato il fatto che la significativa riduzione che si è realizzata nel giugno del 2020, in virtù di alcune misure di decongestionamento messe in atto a causa della pandemia, è durata soltanto pochi mesi. Nel 2022 il numero di persone che, almeno in parte, potrebbero avere accesso a misure alternative e a programmi di reinserimento nei mesi immediatamente precedenti la fine del periodo detentivo ha superato la soglia delle 1.700 unità e costituisce il 29% dell’intera popolazione detenuta presente nella regione.
grafici su dati dap semestrali